Brescia, comprano smartphone senza pagare e intestano gli ordini a un disabile

Il padre del ragazzo con problemi mentali sporge denuncia contro due uomini di Borgosatollo

Polizia in azione

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Brescia, 25 febbraio 2021 -  Sanno che l’amico ha problemi mentali, se ne approfittano e, sfruttando la sua identità e intestando tutto a lui, comprano smarphone a raffica senza pagarli. Ora sono a processo per circonvenzione di incapace. Imputati, due ragazzi tra i venti e i trent’anni di Borgosatollo. I fatti risalgono alle fine del 2016 quando la presunta vittima, un’invalidità al 70 per cento, era ventenne. Stando all’accusa il ragazzo, che allora viveva con la famiglia a Borgosatollo (e poi si è trasferito a Bagnolo Mella) è stato raggirato dai coetenei che frequentava con il fratello. Gli imputati avrebbero usato la sua identità per comprare alla Wind della Frecciarossa di Brescia sette telefoni, Galaxy eIphone, attivando i contratti e spingendolo ad aprire un conto presso Ubi Banca, subito chiuso.

«Erano miei amici – ha raccontato il giovane al giudice Mauroernesto Macca, dopo avere riconosciuto i due in fotografia – Mi avevano chiesto un favore e io ho accettato per gentilezza, senza farmi domande. Volevano il documento, l’hanno usato per comprare sette telefoni, di cui hanno pagato solo un anticipo di sei euro. Uno mi ha anche portato in banca ad aprire un conto". Il saldo delle spese pazze è arrivato a casa, sotto forma di fattura di tremila euro. "Mi arrivò una richiesta di pagamento da Wind – ha testimoniato il padre della parte offesa – Era intestata a mio figlio. Lui non mi seppe dare giustificazioni, è come se fosse un bimbo. In un cassetto trovai una decina di schede telefoniche e contratti Iphone. Allora con l’aiuto dell’avvocato Alessandro Magoni abbiamo indagato e scoperto che era stato aperto un conto a suo nome. Strano, visto che lui non conosce il valore del denaro e non maneggia soldi. Al negozio Wind del Frecciarossa ci hanno riferito invece che erano stati comprati telefoni e schede con la sua firma. Era con due persone. Noi però non abbiamo mai visto telefoni in giro". Il ragazzo ha pure dovuto affrontare un processo per truffa online (a Genova, ndr), da cui è stato prosciolto per ritardo mentale.