"Ogni giorno dobbiamo lottare per tenere i ragazzi a scuola"

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"La collaborazione col tessuto industriale del territorio è fondamentale per l’occupazione dei diplomati, ma ogni giorno dobbiamo lottare per dare un senso alla presenza a scuola dei ragazzi, perché rischiamo di perderli". Parola di Stefano Retali, dirigente scolastico del Beretta di Gardone Val Trompia, al primo posto tra i professionali “industria e artigianato“ bresciani per indice di occupazione secondo l’edizione 2022 di Eduscopio. Il buon risultato (81%, in calo rispetto all’88% dello scorso anno) va letto contestualmente alle difficoltà a contenere la dispersione scolastica. "Soprattutto dopo la pandemia – spiega – si fa molta fatica a tenere i ragazzi a scuola, soprattutto nei professionali, dove gli studenti hanno spesso background complicati. Unire formazione e lavoro ci aiuta a non perderli e allo stesso tempo favorisce l’inserimento nel mondo del lavoro dopo il diploma".

Secondo l’analisi del gruppo di lavoro della Fondazione Agnelli, l’impatto del Covid non è stato significativo solo sui livelli occupazionali, ma anche sulla tipologia dei contratti, con una riduzione della loro stabilità che si traduce in minori contratti a tempo indeterminato. Per quanto riguarda la formazione fornita da licei e tecnici per chi prosegue gli studi universitari, la qualità valutata da Eduscopio si basa sull’analisi di numero di esami e media dei voti ottenuti dai diplomati durante il corso di laurea. Tra i licei, la provincia batte la città: nel Bresciano, per i classici al primo posto c’è il Fermi di Salò (l’Arnaldo di Brescia è al terzo posto), mentre al primo posto dei licei scientifici c’è il Pascal di Manerbio (Calini e Copernico di Brescia sono al sesto e nono posto); nella Bergamasca, il Celeri di Lovere viene prima del Sarpi di Bergamo, mentre tra gli scientifici il Fantoni di Clusone conferma il primato rispetto al Lussana del capoluogo.

F.P.