Nuovo Dpcm: parrucchieri aperti ed estetisti chiusi. A Brescia guerra tra poveri

Il nuovo Dpcm ha lasciato lavorare i primi e chiuso i secondi, con prevedibile scontento di una categoria che si sente a rischio

Parrucchieri aperti, ma per chi  si dedica alla bellezza della persona il lockdown è duro

Parrucchieri aperti, ma per chi si dedica alla bellezza della persona il lockdown è duro

Brescia, 7 novembre 2020 - Situazione difficile per le estetiste e per tutti coloro che lavorano nell’ambito del benessere e della bellezza. Se l’ultimo Dpcm ha lasciato aperti i parrucchieri, ha invece disposto di chiudere i centri estetici. "Quando è stato disposto il primo lockdown ero d’accordo. Ho deciso di mettermi una mano sul cuore e serrare i battenti – spiega Veronica Testa, titolare del Tempio della Bellezza di Capriolo – stavolta invece non mi sta bene. Sono stati tenuti in conto pesi e misure differenti. È stato trascurato, per esempio, lo sforzo economico che abbiamo fatto per adeguarci alle disposizioni vigenti fino a prima dell’ultimo dpcm. In tutti i centri il livello di pulizia è lo stesso delle strutture sanitarie. Ieri mattina ho fatto un giro al mio paese. Ho constatato che gli unici ad essere davvero chiusi siamo noi operatori dell’estetica e pochi altri esercizi commerciali. Non lo trovo giusto. Non solo. Credo che costringerci a non lavorare non faccia che aumentare l’abusivismo che è ben più pericoloso". È esasperata anche Rosanna Chiari, titolare del centro Marco Post di Sulzano, specializzato nel trattamento "antiage" e nel suggerire una filosofia di vita legata allo star bene.

«Ho molta incertezza per il futuro perché è la seconda volta che ci fanno chiudere – spiega Rosanna Chiari -. Noi lavoriamo con percorsi ne on sul singolo trattamento. Seguiamo un metodo particolare, che suggerisce uno stile di vita a 360 gradi. Queste interruzioni non fanno bene. attualmente il fatturato è al 40% in meno. Io ho 62 anni e ho aperto 42 anni fa, seguendo generazioni di donne. Dovrei godere i frutti del mio lavoro. Invece tremo per la sua sorte e per quella delle mie dipendenti". A fianco delle estetiste si schierano i parrucchieri bresciani. "Ritengo i centri estetici una sorte di continuazione del mio lavoro e viceversa – dice Cristian Archetti, titolare di un salone a Quinzano d’Oglio – vorrei riaprissero. Ad ogni modo stiamo lavorando pochissimo anche noi parrucchieri, poiché non tutti i clienti sono del paese dove ci troviamo. Io ho appena rilevato l’attività. È davvero dura in questo momento". Intanto dal resto d’Italia e dalle zone gialle e arancio arriva alle estetiste lombarde l’appoggio delle colleghe, che stanno pensando di raccogliere firme e addirittura di creare un fondo economico per aiutare chi è in difficoltà.