Giallo di Marcheno, la tragica proposta: "Buttalo nel forno, ti pago"

Processo per omicidio contro Giacomo Bozzoli, nipote dell’imprenditore svanito nel nulla: la zia accusa l’imputato

I rilievi del Ris nella fonderia di Marcheno

I rilievi del Ris nella fonderia di Marcheno

«La mia vita è rovinata. Spero cerchiate di capire che cosa sto patendo da cinque anni e mezzo". È iniziata con le dichiarazioni spontanee di Giacomo Bozzoli la quinta udienza in Assise del processo per omicidio premeditato e occultamento di cadavere dello zio Mario. L’unico imputato del mistero della fonderia di Marcheno, ha chiesto pubblicamente scusa. La volta precedente, quando la vedova della vittima, la zia Irene Zubani, durante la sua deposizione aveva dichiarato di ritenerlo colpevole, era sbottato: "Vergogna", aveva urlato in aula. Ieri anche un’altra zia, Vittoria - sorella di Mario e di suo padre Adelio - ha puntato il dito : "Per me è stato lui. E siccome non mi sono schierata dalla sua parte, con la sua famiglia ho rapporti pessimi. Non mi hanno voluta nemmeno al funerale della madre". Mamma Margherita morì di tumore poco tempo dopo la scomparsa del cognato e l’avvio dell’inchiesta per omicidio.

Il ricordo ha fatto commuovere Giacomo, che non è riuscito a trattenere le lacrime, mentre la zia ripercorreva le ricerche frenetiche in fonderia la notte tra l’8 e il 9 ottobre 2015. A fianco dei nipoti, di Adelio e consorte con il figlio Alex. Giacomo, unico assente. "Incontrai l’operaio Maggi, mi disse di avere visto Mario andare via alle 19,20 con la felpa sulla spalle – ha detto Vittoria –. Mi riferì anche che da un forno c’era stata un fumata pazzesca, non si vedeva più niente, ma era sicuro che Mario non fosse finito dentro. A mio marito fece la battuta ‘Lo sai che con la moglie erano separati in casa?’ Mi sembrò un depistaggio per fare credere a un allontanamento volontario. Sapevo che era una bugia". Il giorno seguente in fabbrica Vittoria incrociò l’addetto ai forni Beppe Ghiardini, di turno la sera precedente fino alle 23. Mezze frasi, stranezze: "Senza che gli avessi chiesto niente mi disse che lui non avrebbe mai fatto del male a Mario". Nelle settimane a seguire, altre testimonianze tra gli addetti della Bozzoli: "Cham raccontò al collega Bodgan che Giacomo gli aveva proposto di buttare Mario nel forno in cambio di soldi". Sentito all’epoca, il figlio minore della vittima, Giuseppe riferì ai carabinieri che il padre aveva paura di Adelio e figli, e che se lui avesse ricevuto del male, certo sarebbe arrivato dai parenti. Ieri però Giuseppe ha ridimensionato l’affermazione. Ma ha ribadito che "il papà non andava più volentieri al lavoro, si sentiva messo da parte e isolato, c’era rabbia e con Giacomo si era strattonato". Claudio, il fratello maggiore oggi dentista e titolare della clinica aperta per lui dal genitore, dopo la sua scomparsa ricevette segnalazioni allarmanti: "Un amico mi riferì che Alex e Giacomo avevano contattato un pregiudicato per recuperare due pistole. Un altro mi chiamò per informarmi che Maggi aveva confidato a un suo conoscente di aver ricevuto da Giacomo 100mila euro per gettare nel forno mio padre, e che aveva due pistole".