Valtrompia, il giallo di Manuela Bailo: sequestro in casa dell'ex

Dall’abitazione del convivente gli inquirenti prelevano l’hard-disk con le ultime immagini della donna

Manuela Bailo

Manuela Bailo

Brescia, 11 agosto 2018 - Per Manuela Bailo la mobilitazione degli inquirenti e della famiglia non si interrompe. Il muro di riserbo attorno all’indagine sull’impiegata di 35 anni del Caf Uil di Brescia è solido. Ma alcuni punti fermi sono emersi nella vicenda della donna che da sabato 28 luglio si è allontanata in automobile dalla casa di Nave, dove vive insieme all’ex compagno, verso Brescia. La sua Opel è stata ripresa dal sistema di videosorveglianza installato in città, l’ultima volta nella zona nord, in area Trumplina. Confermano la localizzazione anche le celle telefoniche, che hanno agganciato i due smartphone, quello privato e quello aziendale. Intanto, dopo essere stato ascoltato due volte dagli inquirenti e aver subìto la perquisizione nella casa di Nave, il convivente di Manuela si è visto sequestrare l’hard-disk del sistema di telecamere dell’appartamento, quelle che hanno restituito le ultime immagini della donna prima della scomparsa.

Con chi avrebbe dovuto trascorrere il week-end Manuela Bailo? Perché gli amici e la famiglia non erano al corrente dei suoi programmi sebbene fosse abituata a confidarsi? Dov’era diretta quando il 28 luglio è uscita dalla casa di Nave e poi è sparita, sulle strade di Brescia? A due settimane dalla scomparsa della trentacinquenne impiegata del Caf Uil, svanita nel nulla con la sua Opel Corsa grigio metallizzato e i suoi due telefoni, il mistero rimane irrisolto.

L'auto di Manuela Bailo ripresa dalle telecamere
L'auto di Manuela Bailo ripresa dalle telecamere

Alle 21.12 Sandri, giovedì riascoltato in procura come «persona informata dei fatti», riceve un messaggio: «Ciao, guarda che non torno a dormire, sono andata al lago». Domenica alle 19.04, un altro: «Mi fermo anche stasera, domani vado al lavoro diretta». A Desenzano però, dove i Bailo hanno una casa, lei non arriva. Almeno non con la sua auto, inquadrata quel sabato mentre entra in città, gira per le vie della zona Trumplina e poi svanisce in area  nord. Anche se la vettura potrebbe essere passata su vie non sorvegliate. Manuela non esce da Brescia neppure con i suoi telefoni, che agganciano solo celle in città. Inquirenti e investigatori lavorano freneticamente per incrociare i tabulati telefonici delle utenze delle persone a lei vicine. Sotto la lente, gli affetti.Lei infatti aveva altre frequentazioni e, pare, un nuovo amore con un collega sposato. Una storia non lineare, di cui non parlava volentieri, che durava da tempo. A detta dell’uomo quel week-end Manuela non era con lui: «Ero con la famiglia -  si sarebbe giustificato –. E poi il rapporto era finito».