L’imprenditrice donna "Manca la rete di servizi"

Brescia, Iolanda Pasini: se la scuola chiude alle 16 come si può fare carriera?

"Mamme senza vacanze, in azienda tutti i giorni. Molte vorrebbero fare qualcosa in proprio, come imprenditrici, ma ci rinunciano". Sono storie che Iolanda Pasini, imprenditrice artigiana bresciana e mamma lavoratrice, presidente del Movimento Donne Impresa di Confartigianato Brescia e Lombardia Orientale, conosce bene. Da figlia di una mamma imprenditrice, conosce bene anche cosa significa essere “dall’altra parte della barricata“. "La mia era una mamma senza vacanze, perché l’impegno in azienda era costante – ricorda – però è sempre stata presente per noi figli, è un punto di riferimento". Anche lei ha scelto questa strada del lavoro autonomo, nell’ambito dell’artigianato, affermandosi nel suo settore, ma non senza la fatica di dover conciliare lavoro e famiglia. "Ho avuto due figli, ormai grandi. La mia maternità? Ho lavorato fino all’ultimo giorno, poi il tempo di partorire e sono tornata in azienda. Nonostante questo sono riuscita comunque a portare avanti l’allattamento anche per lungo tempo. Non sono l’unica, ci sono tante donne che lo fanno, come quelle che compongono il Movimento donne impresa. Ma è difficile e ce ne sono altrettante che rinunciano".

Se è vero che per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio come recita un antico proverbio africano, anche in province come quella di Brescia o nel resto del territorio lombardo ci sono ancora molti passi da fare.

"Guardiamo solo a cosa è accaduto durante Covid – evidenzia Pasini – con le scuole chiuse e la necessità di tener i minori lontani dai nonni per evitare i contagi, chi ha rinunciato al lavoro? Le donne, nella gran parte dei casi". C’è, quindi, chi rinuncia alle ambizioni di avviare una propria attività, chi ridimensiona la propria idea di famiglia, fermandosi ad un figlio, chi si accontenta di contratti part-time, innescando il circolo vizioso di dipendenza economica dal partner. "In Italia mancano servizi adeguati per favorire occupazione femminile e maternità. Servono interventi strutturali – sottolinea Pasini – e servono servizi adeguati per le famiglie. Se la scuola chiude alle 16, mentre in ufficio si sta fino a tardi, anche dividendosi i compiti all’interno della famiglia è impossibile conciliare le due cose, serve per forza un aiuto esterno". F.P.