Brescia, incubo legionella: aziende bonificate

Sanificate le torri di raffreddamento di tre ditte. Le fonti del contagio sono sempre più un mistero

Continuano le analisi

Continuano le analisi

Brescia, 22 settembre 2018 - Sono terminate le operazioni di sanificazione da legionella nelle torri di raffreddamento di Cartiera del Chiese di Montichiari, Acciaierie di Calvisano e Gkn Wheels di Carpenedolo. Gli interventi, partiti dopo le ordinanze firmate dai sindaci, hanno consentito di eliminare ogni traccia del batterio, dopo che Ats ne aveva rilevato la presenza in 9 dei 10 campioni prelevati dopo l’ondata di polmonite. "Si ribadisce - ha spiegato il sindaco di Calvisano, Giampaolo Turini, in un messaggio via social - che le indagini per stabilire le cause sono ancora in corso. Pur ritenendo positiva l’esclusione di alcune possibili fonti di contagio, data l’alta vulnerabilità della situazione di Calvisano, ci auguriamo si possano presto conoscere le cause che hanno dato origine all’anomala diffusione della polmonite". Per ora quella delle torri di raffreddamento è ancora un’ipotesi di lavoro. Ulteriori conferme potrebbero arrivare dalle analisi su una quarta azienda della zona e su altre limitrofe. Per ora è stata esclusa la responsabilità del fiume Chiese, dove 7 campioni su 18 sono stati trovati positivi: con l’Agenzia interregionale del fiume Po si era valutato un lavaggio dell’alveo, intervento che poi è stato escluso perché si sarebbe rischiato di creare nuove pozze di acqua stagnante. Inoltre, è stato accertato che l’irrigazione avviene a scorrimento e non a pioggia: dato importante, perché solo con questo metodo l’acqua viene nebulizzata veicolando il batterio all’uomo. Assolto anche l’acquedotto, anche se si continuano a fare campionamenti. Nella casa dell’uomo di 87 anni di Carpenedolo deceduto dopo essere stato ricoverato per polmonite (ma non è stato possibile eseguire l’autopsia) è stato rintracciato il batterio della legionella nella doccia. Non è l’unico caso: dai campionamenti fatti da Ats, risultano 11 positività in acque prelevate in utenze private. Non un’anomalia, perché il batterio, seppur non presente nell’acquedotto, può annidarsi nei filtri dei rubinetti casalinghi.

Per ora, su sei decessi sono due quelli accertati per legionella. Risultati negativi al batterio, invece, un uomo anziano, morto durante il ricovero in Poliambulanza, uno di 57 anni e uno di 90 anni, entrambi originari di Remedello, deceduti rispettivamente all’ospedale di Pavia e a quello di Asola. La legionella non c’entrerebbe neanche con la morte di un 68enne di Roè Volciano, deceduto all’ospedale di Gavardo. Migliorano invece le condizioni dei quattro pazienti ricoverati per polmonite da legionella negli ospedali di Monza e Desio. Degli oltre 450 che si sono rivolti al pronto soccorso nei Comuni della Bassa bresciana e dell’Alto mantovano, sono 45 le diagnosi di legionella accertate.