Brescia, un monito anti-incidenti nel cuore della movida

L’installazione dell’associazione “Condividere la strada della vita” in piazzale Arnaldo spiega come tutto possa cambiare in un secondo

In piazza Arnaldo l’inaugurazione dell’installazione sulle vittime della strada

In piazza Arnaldo l’inaugurazione dell’installazione sulle vittime della strada

Brescia, 18 gennaio 2020 - Le lamiere accartocciate, i vetri infranti, airbag afflosciati sotto un cruscotto distrutto e un seggiolino rosso sbalzato sul sedile anteriore del passeggero. L’installazione che l’associazione Condividere la strada della vita ha voluto mettere in piazzale Arnaldo è un simbolo di come tutto possa cambiare in un secondo, senza risparmiare neanche i più piccoli.

La scelta del luogo in cui è stata posizionata non è casuale, visto che proprio piazzale Arnaldo è uno dei cuori della movida bresciana, luogo del divertimento che facilmente si associa all’alcol, spesso causa di incidenti stradali. Nel 2018, sulle strade bresciane sono morte 85 persone, in netto incremento (+34,6%) rispetto alle 63 del 2017, nonostante una sostanziale stabilità degli incidenti. Molti anche i feriti, 4.735, con un impatto piuttosto grave per gli interessati e le loro famiglie. La mortalità è rimasta molto alta anche nel 2019, con ben 82 persone vittime di incidenti stradali: quasi 1 ogni 5 giorni. Tra le vittime, 58 sono state le persone al volante del mezzo, 11 i passeggeri e 23 i pedoni. La velocità è una delle prime cause degli incidenti. Delle 558 infrazioni accertate nell’ambito dei 982 rilevati dalla Polizia Locale, che hanno provato 651 feriti e 6 morti nel comune di Brescia, ben 261 sono state per violazione della velocità. Al secondo posto, la mancata precedenza, con 157 infrazioni, legata a sua volta alla distrazione; a seguire, la guida in stato d’ebbrezza (94 infrazioni accertate) e l’uso di stupefacenti (8). "Resta fondamentale fare sensibilizzazione e informare – sottolinea Roberto Merli, presidente dell’associazione Condividere la strada della vita – noi incontriamo quasi 10mila studenti all’anno". L’installazione, realizzata con il sostegno di “Un aiuto per“ e con il supporto di Prefettura, Comune e Provincia di Brescia, sarà una pedina ulteriore della capillare opera di sensibilizzazione. L’educazione stradale è entrata da tempo anche tra gli impegni della Polizia locale di Brescia, che porta avanti le attività di educazione alla legalità ormai da diversi anni. Come ricordato dal commissario Elisa Daeder, nel 2018-2019 il progetto ha portato ad intercettare 16.500 studenti, che si sono confrontati con gli esperti sui diversi aspetti della legalità.

Circa 3.500 ragazzi hanno affrontato direttamente con la Polizia locale il tema specifico della sicurezza stradale; a questi ne vanno aggiunti altrettanti che hanno seguito i percorsi sulle sostanze stupefacenti, abbinati al tema della sicurezza stradale. Il progetto è stato riproposto anche per l’anno scolastico in corso, raccogliendo 18mila adesioni. Se gli effetti dell’educazione e della sensibilizzazione si vedranno nel medio e lungo periodo, più immediato dovrebbe essere l’impatto delle nuove misure di sicurezza che saranno messe in atto già da quest’estate sulle coste di Sant’Eusebio, spesso teatro di incidenti tra motociclisti. La scorsa estate il sindaco di Caino aveva lanciato l’allarme sulla sicurezza connessa all’alta velocità con cui spesso le moto sfrecciano non appena la bella stagione lo permette. Era stato attivato il comitato per l’ordine e sicurezza della Prefettura, che aveva stabilito controlli serrati e posti di blocco nei week-end. "Ringrazio la Provincia, che giovedì si è riunita per dare avvio alla gara d’appalto per sistemare il tutor sulle coste", ha annunciato il prefetto Attilio Visconti. Era stato proprio il tavolo prefettizio ad autorizzare il sistema di rilevazione della velocità: se non ci saranno intoppi, per la prossima estate chi infrangerà le regole avrà la multa assicurata.