In 1.500 a ballare senza protezioni Il prefetto chiude la discoteca

Brescia, maxi-controllo della polizia al Paradiso. Contestati anche controlli saltuari all’ingresso. Divieto di apertura per il prossimi cinque giorni, ma il periodo potrebbe diventare più lungo

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di Beatrice Raspa

Tempi bui per il Paradiso, storica discoteca cittadina già in auge tra i giovani bresciani negli anni Ottanta. Il questore Giovanni Signer ha disposto una nuova chiusura del locale di via Casotti, stavolta per cinque giorni, e il periodo potrebbe pure prolungarsi. Motivo: in barba alle normative anti-Covid, che impongono il mantenimento delle distanze, sabato sera vi ballavano in millecinquecento, questo almeno stando alla Questura, tutti belli stipati. E di mascherine, obbligatorie laddove ci si allontani dalla pista da ballo, poche se non nessuna. Il provvedimento è scattato a seguito di un maxi-controllo che gli agenti della Polizia Stato hanno eseguito la notte tra il 19 e il 20 novembre con il supporto dei colleghi della Polizia stradale, gli uomini del Reparto prevenzione crimine di Milano e delle unità cinofile. Il risultato è che sono state sorprese appunto 1.500 persone ammassate che mancavano di rispettare le distanze minime e non si curavano dell’obbligo dell’utilizzo dei dispositivi di protezione. Non solo: all’ingresso pare che i controlli venissero effettuati in modo ‘saltuario e sommario’. Nel corso della serata gli operatori hanno identificato quasi trecento avventori, e ancora, non sono mancate le richieste di intervento ad opera del 118 per prestare assistenza sanitaria ad alcuni ragazzi in preda agli effetti di uno smodato consumo di alcolici. Per non dire degli avventori – numerosi, dicono dalla Questura – trovati in possesso di sostanze stupefacenti. A scovarle, il fiuto infallibile del cane poliziotto Quan. L’operazione ha previsto anche una serie di posti di controllo dislocati in vari punti della rete stradale, sulla viabilità che da più parti conduce al Paradiso. Ne sono conseguiti parecchi verbali per violazioni in materia di guida in stato di ebbrezza e per infrazioni al Codice della strada. In particolare un giovane neopatentato alla vista delle pattuglie della Polizia stradale ha provato a dileguarsi facendo una manovra piratesca. Ha girato il volante dell’auto per un’improvvisa inversione a U e poi è sfrecciato a un incrocio a dispetto del semaforo rosso. Raggiunto, è risultato positivo all’alcoltest, dunque gli è stata contestata anche la guida in stato di ebbrezza. Al termine dell’ispezione, gli agenti hanno notificato al titolare della discoteca la sanzione accessoria della chiusura per cinque giorni. I verbali saranno trasmessi alla Prefettura che potrà valutare se estendere lo stop fino a trenta giorni. Del resto il ‘Para’, come lo chiamano i bresciani, è recidivo. La scorsa estate ha infilato una doppia chiusura nelgiro di poche settimane. La prima a luglio, quando gli agenti della Divisione di polizia amministrativa e di sicurezza avevano interrotto dei balli proibiti nel periodo in cui le discotecche avrebbero dovuto rimanere chiuse, e una seconda in agosto - in questo caso di 15 giorni - per motivi di ordine pubblico in conseguenza a una serie ripetuta di risse e aggressioni.