"Giovani come tanti, lavoro e nessun problema"

Centinaia di persone hanno manifestato affetto e vicinanza alle famiglie colpite nel Bresciano

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Centinaia di persone ieri hanno voluto manifestare affetto e vicinanza alle famiglie dei cinque giovanissimi morti nel terribile incidente stradale avvenuto sabato sera lungo la Strada Statale. Nessuno, ieri, sapeva o ha voluto dire che su quel veicolo non c’era alcun patentato. Prevalle, Nozza di Vestone, Preseglie e Sabbio Chiese sono diventate un unico luogo di dolore, in cui italiani e stranieri diventati italiani si sono uniti in un grande abbraccio corale che ha stretto le famiglie colpite dal lutto.

"Erano ragazzi come tanti, nati e cresciuti qua. Lavoravano e non avevano problemi – ha detto Amin Natiq, cugino di Imad e Salah – Durante tutta la notte molte persone sono venute a consolarci e darci un po’ di conforto in questo momento".

I ragazzi di origini straniere sono stati da tutti descritti come "perfettamente integrati". I due cugini lavoravano in aziende della zona, mentre Imad El Harram, anche lui lavoratore, adorava lo sport e giocava nella squadra di calcio dell’oratorio di Preseglie. A Prevalle tutti hanno descritto Irene come "una ragazza incantevole. Irene, che andava la liceo a Brescia—ha sottolineato una vicina – era una bravissima giovane. Il lutto ci complisce tutti, perché Irene potrebbe esser anche figlia nostra. Siamo una comunità unita e cercheremo di non lasciare sola la sua famiglia".

È stato ricordato con grande affetto anche Dennis Guerra, di Sabbio Chiese. Anche lui lavorava. "Dennis – ha rimarcato un amico di famiglia – amava i motori e le moto in particolare, come gli avevano insegnato suo padre e suo nonno. Per noi è una grande perdita, a cui si aggiunge quella dei suoi amici".

Mi.Pr.