Tignale, rubate reliquie di Papa Wojtyla. Il parroco: "Una pista da seguire c'è"

Il furto è avvenuto al Santuario Montecastello

Il santuario sull’Alto Garda, meta di turisti e pellegrini

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Tignale (Brescia), 26 ottobre 2017 - "Siamo quasi convinti che gli autori del furto sia gente locale che conosce bene il Santuario". Queste lae parole di don Giuseppe Mattanza, parroco di Tignale, nel Bresciano, dove all'interno del Santuario Montecastello sono scomparse le reliquie contenenti il sangue di San Giovanni Paolo II. Oggi all'eremo è arrivata la Scientifica dei carabinieri che ha cercato tracce riconducibili agli autori del gesto. "Una pista da seguire c'è e credo non porti lontano da questa zona", ha aggiunto don Mattanza. 

La notizia del furto è stata diffusa domenica dal parroco di Tignale, don Giuseppe Mattanza, durante la messa. Il furto però risale al lunedì precedente. "Quando ho dato l’annuncio ho visto la costernazione generale - ha raccontato don Giuseppe -. Le reliquie e gli oggetti rubati non hanno un gran valore economico. Per noi però sono molto importanti sotto il profilo affettivo. Mi auguro che gli autori si facciano un esame di coscienza e restituiscano il maltolto, anche in forma anonima". "Chi ha agito lo ha fatto rimanendo nascosto nel santuario oltre l’orario di chiusura (le 18.30, ndr) -  ha spiegato don Giuseppe -. Le porte non presentavano segni di effrazione. Qualcuno si è acquattato dietro un altare laterale, la tovaglia infatti era stata trascinata. Quando non c’era più nessuno ha aperto le porte dall’interno per fare entrare i complici".