Covid, il virus non "abita" più nelle scuole

Nell’ultima settimana Ats Brescia ha rilevato solo 62 nuove positività con un crollo rispetto alle 140 della settimana tra il 20 ed il 27 maggio

Vaccini Covid

Vaccini Covid

Brescia - Drastico calo dei contagi nelle scuole bresciane. Nell’ultima settimana, Ats Brescia ha rilevato solo 62 nuove positività, con un crollo rispetto alle 140 della settimana tra il 20 ed il 27 maggio, quando pure si era registrato un rallentamento rispetto ai mesi precedenti. In quarantena sono finiti 322 studenti e 7 docenti, in base alle regole sul contenimento. Sui numeri delle scuole non influisce, per ora, la vaccinazione, che dal 2 giugno è stata aperta anche alla fascia tra i 12-29 anni, riscontrando una buona adesione nel Bresciano come in tutta la Regione (il 25% degli aventi diritto ha prenotato già il primo giorno).

«L’Ema ha certificato , fino a prova contraria, la sicurezza del vaccino dai 12 anni – sottolinea Marcello Berardi, pediatra e segretario provinciale Simpef – quella degli adolescenti è una fascia che fatica a rispettare le regole, con un’alta socializzazione sia a scuola che fuori, per cui non ci sono dubbi che meriti di essere vaccinata attraverso gli hub, che sono lo strumento migliore per vaccinare più persone possibili nel minor tempo". Discorso a parte sarà, quando verrà il momento, la vaccinazione sotto i 12 anni. "Premesso che sono assolutamente favorevole al vaccino – sottolinea Berardi – lì dovremo però spiegare ai genitori le ragioni per cui vaccinare una fascia di popolazione che, almeno fino ad ora, non risulta a rischio. Certamente, se si consente al virus di circolare, potrebbero svilupparsi delle varianti resistenti al vaccino, per cui è bene che ci sia la più alta immunità. A questo punto, tuttavia, entra in gioco anche quello che succede negli altri Paesi, perché tutti devono correre".

Il dato delle scuole riflette quello della popolazione generale, tra cui pure si registra una crescita di nuove positività sempre più contenuta (46 ieri) e dove da una settimana i numeri sono da zona bianca, sotto i 50/100mila abitanti. L’andamento dei contagi si riflette sulle ospedalizzazioni. Sono un centinaio i ricoverati per Covid nelle strutture bresciane, di cui la metà, 54 agli Spedali Civili, dove la curva è in progressiva discesa dopo esser stata sistematicamente sopra i 200 ricoveri da ottobre ad aprile. Restano 13 persone in terapia intensiva, di cui 5 al Civile; un decesso di un uomo di 75 anni si è registrato ieri a Sirmione. Anche in Val Camonica, dove ad aprile c’era stata una recrudescenza di contagi, i numeri sono molto contenuti. Dei due presìdi ospedalieri di Edolo e Esine, solo la pneumologia è dedicata ai pazienti Covid, con 18 ricoverati (nessuno in terapia intensiva). A seguito di una specifica autorizzazione da parte di Regione Lombardia, nell’ospedale di Edolo è stata allestita un’area diagnostica attrezzata per biologia molecolare per processare i tamponi alla ricerca dell’Rna virale Sars Cov-2, con tempi di esecuzione di 20 minuti dalla consegna del campione.

Intanto, oggi e domani , scatta il vax-day per gli over 60 residenti o domiciliati ad Agnosine, Brandico, Bovegno, Calvagese, Casto, Cigole, Collio, Corzano, Gardone Riviera, Gargnano, Irma, Limone, Moniga, Muscoline, Paitone, Pertica Alta, Pertica Bassa, Polpenazze, Pralboino, Puegnago, San Felice, Serle, Soiano del lago, Sulzano, Tremosine, Treviso Bresciano, Valvestino. Chi non ha già fatto la prenotazione, può accedere direttamente agli hub vaccinali del territorio. Si replicherà allo stesso modo il 12 e 13 giugno.