Coronavirus a Brescia: muore un’infermiera, contagi sopra quota 100

La donna lavorava in una residenza per anziani a Predore. In provincia i contagi sono oltre 11.300

A Brescia nuovi controlli aerei grazie a 5 droni della polizia locale

A Brescia nuovi controlli aerei grazie a 5 droni della polizia locale

Brescia, 17 aprile 2020 - Un’altra infermiera vittima del coronavirus. Ieri all’ospedale di Brescia è deceduta Lidia Liotta, 55enne originaria di Sciacca. La donna lavorava in una casa di riposo di Predore e ha contratto il Covid-19 a fine febbraio, proprio mentre assisteva gli anziani malati. Nella Rsa di Predore diverse persone sono risultate positive, tanto che la struttura ha chiuso per mancanza di personale e molti ospiti, inizialmente dirottati in altre strutture, sono morti.

L’infermiera, da anni residente nella Bergamasca, lascia il marito, dipendente del Comune di Villongo, e una figlia di 20 anni. Intanto torna di nuovo sopra ‘quota 100’ la crescita dei nuovi positivi nella provincia di Brescia. Ieri sono stati rilevati 168 casi, numero su cui influiscono i contagi nelle Rsa. "Rispetto ai giorni in cui i nuovi contagi erano oltre 400 e i decessi un centinaio, siamo in una situazione favorevole – sottolinea il direttore generale di Ats Brescia, Claudio Sileo – ma non diamo per scontato di aver sconfitto il virus". Sul fronte Rsa, Sileo sottolinea che la situazione bresciana è particolare perché "ha risentito dell’andamento dell’epidemia nei tempi e nelle localizzazioni. La risposta che le Rsa hanno dato è stata variabile nella capacità di isolare i pazienti, di usare il personale in modo più funzionale all’epidemia. Alcune hanno avuto alti indici di mortalità e le difficoltà organizzative sono evidenti, altre sono riuscite a contenere". Dal 16 marzo è partita la distribuzione di presìdi di protezione; dalla scorsa settimana Ats ha avviato anche degli incontri, con 23 Rsa già visitate per parlare con gli operatori. Quanto alla fase 2, "deve essere ben organizzata in sicurezza per tutti, se le cose vengono accelerate è facile tornare indietro. I test sierologici? Aspettiamoci una combinazione con i tamponi, perché il test in sé non dice se una persona ha ancora il virus ed è contagiosa. Non potranno essere a tappeto, ci saranno delle priorità".

Ci vorrà tempo , insomma, per ritornare alla normalità. Nel complesso le positività per Brescia sono di 11.355, 10.518 per Bergamo, che ieri ha registrato una crescita di 46 casi. Per verificare il rispetto delle regole del distanziamento sociale, da oggi nella Leonessa parte il nuovo piano di volo dei cinque aeromobili a pilotaggio remoto della polizia locale di Brescia. "I controlli – spiega il commissario Fabio Zanotti - si concentreranno su aree ampie, come i parchi".