Serie A, Brescia con coraggio per superare la sfida della verità a pieni voti

Con l'Hellas Verona le Rondinelle si giocano tre punti fondamentali, la squadra dell'ex Corini deve tornare a fare punti dopo aver raccolto quattro sconfitte e un pareggio nelle ultime gare

Eugenio Corini torna al "Bentegodi" per una sfida importantissima per la sua panchina

Eugenio Corini torna al "Bentegodi" per una sfida importantissima per la sua panchina

Brescia, 2 novembre 2019 - Quando siamo ormai giunti all’immediata vigilia dell’importantissima sfida-salvezza con l’Hellas Verona, il dubbio principale in casa del Brescia rimane legato all’utilizzo di Magnani. Il difensore, giunto in estate dal Sassuolo e finito presto in infermeria, ha ormai completato il suo recupero. In questi ultimi giorni ha svolto un lavoro regolare insieme al resto della squadra. Potrebbe quindi essere anche pronto a scendere in campo, ma rimane una riflessione di fondo che accompagnerà le prossime ore dell’allenatore Eugenio Corini, che ha ribadito di essere concentrato solo e soltanto sul match con gli scaligeri e sulle risposte ottenute in una "situazione paradossale" che ha accompagnato la sfida con la Beneamata. Il tecnico di Bagnolo Mella domani potrebbe ripresentare al “Bentegodi” la difesa a tre vista per la prima volta all’opera proprio con l’Inter.

Può essere rischioso presentare un giocatore al suo debutto stagionale assoluto in una gara tanto delicata? L’alternativa, proprio come visto con i nerazzurri, è il giovane Mangraviti, che ha esordito in serie A in modo positivo e potrebbe giocare a Verona con ulteriore convinzione. Per il resto, come ha confermato la rifinitura che si è tenuta a Torbole, saranno sicuramente assenti Joronen e Torregrossa, che stanno comunque lavorando a parte, e gli infortunati Dessena, Tremolada e Chancellor. In vista del delicato confronto con un’altra matricola, sfida fondamentale in chiave salvezza, la nota di fondo rimane legata al modulo che mister Corini, ex di turno, presenterà in casa del Verona. In effetti la difesa a tre ha retto bene l’urto di attaccanti quotati come quelli dell’Inter, ma, forse, potrebbe rappresentare un eccesso di prudenza in una gara che il Brescia deve giocare con coraggio e volontà, cercando, magari, di assumere le redini del gioco. In questo senso potrebbe tornare in primo piano il collaudato 4-3-1-2 che ha accompagnato la cavalcata-promozione delle Rondinelle.

L’Hellas è una rivale bene organizzata, molto abile a chiudere gli spazi e il trequartista potrebbe rivelarsi l’arma giusta per mettere in difficoltà gli schemi di Ivan Juric. Qualora sia questa linea a prevalere, troverebbe spazio nell’undici iniziale Spalek, che, viceversa, partirebbe dalla panchina con un centrocampo a tre e due esterni senza il rifinitore alle spalle delle due punte. A mister Corini, che deve anche decidere chi partirà titolare a sinistra tra Mateju e Martella, il compito di disegnare nei dettagli lo schieramento e, soprattutto, lo spirito di un Brescia che deve tornare vittorioso dalla disfida di Verona, trasformando un appuntamento tanto delicato nel punto di svolta del cammino delle Rondinelle, che possono e vogliono credere in una salvezza alla loro portata. Naturalmente sotto la guida capace e consolidata del loro timoniere, Eugenio Corini.