Mura Venete, restauro al via tra 7 mesi

Approvato il progetto definitivo. Da Cariplo 300mila euro

Un panorama delle Mura Venete di Bergamo

Un panorama delle Mura Venete di Bergamo

Bergamo, 5 agosto 2016 - Il cantiere per il restauro e la manutenzione delle Mura venete partirà nel marzo del prossimo anno. La conclusione dell’intervento è prevista circa otto mesi dopo, nel novembre del 2017. Il tutto dopo che anche gli ultimi due tasselli sono andati al loro posto: un contributo di 300mila euro da parte della Fondazione Cariplo (somma che andrà a coprire l’intera operazione) e l’approvazione del progetto esecutivo da parte della giunta, avvenuta durante la seduta del 28 luglio e pubblicata, su apposita delibera, all’albo pretorio di Palazzo Frizzoni l’altro ieri.

Il dado è tratto insomma per un progetto complesso e ambizioso – reso possibile di fatto grazie all’intervento finanziario della Fondazione Caripolo dopo che il Comune di Bergamo aveva presentato un apposito bando denominato «Buoni passi conservazione del patrimonio» – che una volta ultimato potrebbe contribuire al raggiungimento di un altro obiettivo ambizioso: il riconoscimento della Mura della Città Alta come patrimonio dell’umanità da parte dell’Unesco. Ma quali sono le caratteristiche di questo intervento di manutenzione e restauro e soprattutto quali parti andrà ad interessare? L’obiettivo principale è il consolidamento dei vari versanti ma anche, come vedremo, la ricostruzione di alcuni parti. I lavori partiranno del viadotto della porta di San Giacomo dove verrà effettuato un intervento di restauro lapideo del paramento murario; prevista poi la ricostruzione parziale di tratti del parapetto della piattaforma e della cortina di S. Grata con la sostituzione delle copertine e il restauro del lato interno del parapetto.

Nella lista degli interventi troviamo anche il restauro del paramento murario di parte della cortina di S. Michele, nonché la manutenzione di porzioni varie del paramento murario presenti in altri tratti delle Mura da individuare in fase esecutiva sulla base di criticità che si dovessero evidenziare durante le opere di rimozione della vegetazione, attualmente in corso di esecuzione da parte di «Orobicambiente Onlus», associazione che di fatto sarà un vero e proprio partner dell’amministrazione comunale per questo progetto insieme all’Università di Bergamo. Il progetto che poi la Fondazione Cariplo ha deciso di finanziare, infatti, a suo tempo fu presentato in maniera congiunta tra Ateneo, Palazzo Frizzoni a «Orobicamente Onlus».