Zinaida uccisa dal marito un anno fa, Cologno non dimentica

Il Comune le dedica la giornata contro la violenza sulle donne e pensa a una raccolta fondi per aiutare le tre figlie

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COLOGNO AL SERIO

Un anno fa. Il 6 ottobre, alle due di mattina a Cologno al Serio, la 36enne Zinaida Solonari, per tutti Zina, veniva uccisa sotto casa della sorella con due coltellate alla gola dal marito Maurizio Quattrocchi, muratore di 48 anni. Lei aveva soltanto osato sognare una vita migliore per sé e per le figlie. Lui, in carcere, assistito dall’avvocato Gianfranco Ceci, disse durante l’interrogatorio che "era stato il mostro della gelosia".

Da qui la decisione del giudizio immediato davanti alla Corte di Assise. La data del processo in un primo momento era stata fissata per il 7 maggio, ma a causa della pandemia deve essere di nuovo aggiornata. Quel giorno Zina stava rientrando a casa della sorella, dove aveva deciso di trasferirsi con le tre figlie di 16, 12 e 8 anni, dopo essersi allontanata dall’abitazione di via Bergamo nella quale aveva trascorso 13 anni di matrimonio.

A ricordare la giovane mamma è stata anche il sindaco di Cologno al Serio, Chiara Drago: "Non possiamo dimenticare quanto sbagliata sia la violenza di genere. Quanto dolore possa provocare, quante vite annichilire e spezzare, quanti sogni interrompere", scrive la prima cittadina, che nei giorni scorsi aveva annunciato per il 25 novembre “Giornata contro la violenza sulle donne” uno spettacolo sul tema della violenza di genere per far comprendere alla comunità l’origine di questo fenomeno. Non solo: dopo averne parlato con la famiglia, l’idea è quella di organizzare una raccolta fondi per dare un sostegno alle figlie, come era avvenuto anche lo scorso anno.

F.D.