Trescore Balneario, studenti esasperati: "Tutto passa tranne il pullman"

I ragazzi dell'istituto Federici di Trescore Balneario hanno manifestato a Bergamo davanti alla sede Sab

La protesta degli studenti

La protesta degli studenti

Trescore Balneario (Bergamo), 12 ottobre 2019 - Gli studenti dell’istituto Federici di Trescore Balneario, circa una sessantina di ragazzi, hanno manifestato ieri mattina a Bergamo, davanti alla sede della Sab (alla stazione delle Autolinee), l’azienda che gestisce il trasporto pubblico extraurbano, per protestare con cori e slogan contro la difficile situazione e i disagi con cui sono costretti a convivere dall’inizio dell’anno scolastico: pochi bus, sempre pieni, che li portano a scuola e poi li riconducono a casa. 

Sotto lo striscione «Tutto passa, tranne il bus», i ragazzi hanno spiegato che la situazione «è ormai diventata insostenibile. Siamo costretti a viaggiare in piedi, stretti come sardine e a volte senza nemmeno la possibilità di salire – accusa Francesco – È capitato che qualche autista abbia tirato addirittura dritto per evitare la calca. Cosa chiediamo? Più mezzi, autobus meno affollati e più sicurezza alle pensiline. Molti genitori sono costretti ad accompagnare i figli a scuola nonostante gli impegni lavorativi e nonostante le spese sopportate per usufruire di un servizio che funziona a singhiozzo». «Al sovraccarico degli studenti – sottolinea Alberto, un altro studente del Federici – molto spesso si somma l’obsolescenza dei mezzi di trasporto che rendono i viaggi al limite della decenza. Nonostante le buone intenzioni di alcuni dirigenti dell’Azienda di trasporto pubblico extraurbano, i problemi manifestati da anni sono ben lungi dall’essere risolti, si ripropongono puntualmente e si ripercuotono sull’utenza». «Noi studenti non ne possiamo più, ne va anche del nostro rendimento scolastico. A volte, infatti, siamo costretti ad arrivare a scuola in ritardo. Senza contare che è da anni che chiediamo più mezzi, e meno obsoleti, più corse e una maggiore sicurezza alle fermate. Sì, perché con la calca che si forma alle pensiline rischiamo ogni giorno di farci male».

Intanto l’Agenzia per il trasporto pubblico locale con il presidente Gianfranco Manzecchi risponde all’assessore regionale ai Trasporti Claudia Maria Terzi che ha detto che «gli studenti hanno diritto ad un servizio adeguato». «Dobbiamo avere – è la risposta di Manzecchi – nuove risorse pubbliche per potenziare i servizi, visto che da anni si registra una progressiva riduzione delle risorse».