Tanti i precedenti Quasi sempre scelte consapevoli

Era da un paio di mesi che sulla Statale 36 non si registravano contromano. Prima dell’ultimo episodio di lunedì sera, ne erano accaduti due a novembre, a meno di tre giorni di distanza l’uno dall’altro entrambi a Lecco: uno all’imbocco della galleria San Martino dell’Attraversamento, l’altro del tunnel Valsassina, vicino all’ospedale Alessandro Manzoni. E prima ancora l’inversione a U costata la vita a Mamy e Aida, la figlia e la mamma di 27 e 56 anni che il 19 ottobre sono morte a Dervio. E più indietro a settembre, quando un camionista ha percorso contromano dalla parte sbagliata lo svincolo per la nuova Lecco – Ballabio, salvo accorgersene e innescare la retromarcia, a causa di un’indicazione poco chiara che induceva allo sbaglio poi modificata. Secondo quanto accertato dagli agenti della Polizia stradale, che monitorano costantemente la situazione e approfondiscono ogni episodio del genere, si tratta quasi sempre di errori deliberati, non di disattenzioni, per non allungare la strada dopo aver saltato l’uscita. D.D.S.