Subito usata al Pastori l’aula Covid, ma è solo un falso allarme

Un primo giorno senza particolari criticità in tutto il Bresciano. Resta sempre il nodo organici in particolare nel sostegno

Distribuzione delle mascherine all'ingresso di scuola

Distribuzione delle mascherine all'ingresso di scuola

Brescia, 15 settembre 2020 - Ingressi differenziati, mascherine consegnate dalla Protezione Civile, mani sanificate, saluti a distanza. Il primo giorno di scuola nel Bresciano è stato meno caotico di quello che si temeva. Sono stati 160mila i ragazzi che sono tornati in classe dopo la chiusura di febbraio scorso. A destare maggiore preoccupazione erano soprattutto le scuole superiori, per la possibilità che si creassero assembramenti sui mezzi pubblici ed all’ingresso e uscita dalle classi. 

"I ragazzi di prima sono stati bravissimi – racconta Augusto Belluzzo, dirigente dell’Itas Pastori, nonché presente dell’Associazione delle scuole bresciane autonome – per quelli di terza, gli unici tra i più grandi a tornare in classe ieri, sono dovuto uscire su viale Bornata per evitare gli assembramenti: erano felici di rivedersi e di tornare a scuola. In generale, comunque è andata meglio di quanto mi aspettassi". 

Al Pastori è stata già sperimentata l’aula Covid, perché il termometro ha rilevato una temperatura sopra i 37,5 gradi per una studentessa. Si è trattato, però, di un falso allarme. "I ragazzi erano tutti attrezzati con la mascherina - spiega Belluzzo - anche nel momento che più temevo, quello della ricreazione, non ci sono stati problemi". 

La prima settimana sarà un banco di prova anche per il trasporto. In città, Brescia Mobilità fa sapere che non sono stati necessari potenziamenti, anche se tutto è pronto per immettere bus o treni aggiuntivi laddove ve ne fosse bisogno. I numeri sono stati del tutto modesti: complice l’incertezza generale sui calendari scolastici, lo scaglionamento e la preoccupazione delle famiglie, sono stati trasportati circa il 50% dei ragazzi che si era soliti avere a bordo in un ‘normale’ inizio anno. Anche gli abbonamenti registrano un calo del 30%. "Dovremo capire come evolverà il trasporto – conferma Filippo Ferrari, consigliere provinciale con delega all’istruzione – ottima risposta dei ragazzi alle regole". 

Sono tornati in classe anche gli studenti delle scuole primarie e medie, 12600 alunni solo nella città di Brescia. Con la mensa si partirà più tardi, il 5 ottobre: l’obiettivo è di evitare le monoporzioni, che farebbero fare un’impennata al consumo di plastica. "L’inizio è stato buono – commenta l’assessore all’Istruzione del Comune di Brescia Fabio Capra – ho raccolto il lamento per un nuovo ascensore disabili alla scuola Arici, ancora non funzionante. Nei prossimi giorni rimedieremo". 

Restano, invece, i problemi cronici della scuola, in particolare quello dell’organico, con il solito ‘buco’ sul sostegno: l’Ufficio scolastico chiuderà le nomine per fine mese, poi toccherà ai dirigenti scolastici chiamare i supplenti mancanti.