Gori-Sacbo, scintille volanti: torna la polemica sulle rotte notturne da Orio al Serio

Una questione sollevata da tantissimi residenti, soprattutto del quartiere di Colognola

Alcune rotte prevedono il passaggio degli aerei molto vicino alle abitazioni

Alcune rotte prevedono il passaggio degli aerei molto vicino alle abitazioni

Orio al Serio (Bergamo), 11 luglio 2018 - ​«Le avverse condizioni metereologiche e le agitazioni periodiche degli addetti al controllo del traffico aereo in alcuni paesi posti sulle direttrici di sorvolo delle rotte servite dall’aeroporto Il Caravaggio di Orio al Serio, causano ritardi che possono provocare lo slittamento delle operazioni fino a mezzanotte e, eccezionalmente, oltre». Così Sacbo, la società di gestione dello scalo bergamasco di Orio al Serio, risponde al sindaco di Bergamo Giorgio Gori, che, dopo aver raccolto le proteste di tantissimi residenti, soprattutto del quartiere di Colognola, aveva chiesto spiegazioni sull’incremento dei voli notturni, atterraggi e decolli, registrati nelle scorse settimane a Bergamo in orari nei quali non dovrebbero essere previsti disagi, ovvero dopo le 23.

«Negli utlimi 3 mesi - si legge nella richiesta del primo cittadino - sono stati ben 166 i voli notturni, contro i 72 dello scorso anno, che pure già rappresentavano un’anomalia rispetto alla regola che vorrebbe i voli notturni - dalle 23 alle 6 - in decollo verso est. Sono dunque largamente giustificate le proteste dei cittadini e dei comitati dei quartieri della zona sud della città, che già sopportano l’impatto della quasi totalità dei decolli negli orari diurni e che in una stagione di intenso traffico come questa si trovano a subire un disturbo acustico particolarmente significativo. A cosa si deve questo raddoppio dei decolli notturni sulla città? Cosa si può fare per evitarli? Sappiamo che le condizioni meteo possono eccezionalmente modificare i flussi di decollo e atterraggio, ma la situazione non pare giustificarsi per questa sola ragione. Il disagio patito da migliaia di cittadini è tale da richiedere un tempestivo intervento da parte della società aeroportuale».

Secondo Sacbo, «negli ultimi 2 mesi, a fronte dell’incremento del traffico del 2,9%, il monte dei ritardi è cresciuto del 176,5%. Ciò è dovuto, nell’82% dei casi, oltre che al meteo avverso, agli scioperi Atc Marsiglia che hanno impattato duramente sulle rotte lungo le direttrici da Nord a Sud-Ovest del continente, provocando effetti sulle rotazioni degli aeromobili. Per il restante 18% dei casi, i ritardi sono stati dovuti a contingenze aeroportuali. Sacbo - conclude la società di gestione - continuerà a farsi portavoce nelle sedi competenti affinchè si possa tornare a standard operativi di puntualità ed efficienza».