Le piccole-medie imprese sono il motore del digitale

Con la trasformazione “4.0“ trascinano il processo nel tessuto produttivo locale “Bergamo Sviluppo“ ha organizzato 766 webinar negli ultimi undici mesi

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di Luca Calò

Digitalizzazione. Una parola che ormai viene ripetuta come un mantra, sia in tema di pubblica amministrazione che di attività produttive e economiche. Gli esperti lo giudicano un elemento imprescindibile in tema di sostenibilità e competitività. L’epidemia, tra le poche cose buone che ha prodotto, sembra abbia impresso un’accelerata in questo senso. Soprattutto a Bergamo, dove un po’ a sorpresa sono le micro e le piccole imprese a trascinare il processo di digitalizzazione.

Lo dicono i dati, diffusi ieri dalla Camera di Commercio durante la terza edizione dell’innovation day, l’evento annuale in cui vengono resi noti i risultati del Punto impresa digitale (Pid) di Bergamo Sviluppo, la società della Camera di commercio che si occupa di progettare e realizzare servizi nel campo della formazione e dell’innovazione. Servizi che cominciano a far vedere risultati concreti, dove la sinergia con l’Università di Bergamo e le associazioni imprenditoriali come Confindustria hanno giocato un ruolo determinante.

"Quella che noi chiamiamo la ‘maturità digitale di un’azienda’ – spiega Cristiano Arrigoni, direttore di Bergamo Sviluppo – prevede cinque livelli a salire e cioè esordiente, apprendista, specialista, esperto e campione. Fino allo scorso anno il 48% delle aziende campionate rientrava nella categoria apprendista, il 42% in quella di specialista. Il 6% era classificabile come esperto e l’1% come campione. Il 3% esordiente. Nel 2020 siamo riusciti a migliorare eliminando le aziende “esordienti“ e incrementando gli specialisti di 2 punti e gli esperti di 6 punti percentuali".

Il tutto è anche il frutto di una intensità attività di formazione, che solo nel 2020 ha visto Bergamo Sviluppo organizzare 766 seminari webinar in 11 mesi, in cui la maggior parte dei partecipanti (53%) era un titolare di una piccola o microimpresa. L’accelerata verso la digitalizzazione delle aziende bergmasche è sottolineata anche dalle richieste di finanziamento per progetti di innovazione tecnologica.

Sono state infatti 149 le aziende che hanno aderito al bando “voucher digitale“. "Tra queste ben 122 hanno presentato progetti validi e meritevoli di finanziamento – dice ancora Arrigoni – In totale abbiamo assegnato 1 milione di euro".

Anche in questo caso sono state le piccole e le micro imprese a fare la parte del leone, che hanno presentato il maggior numero delle domande e ottenuto più finanziamenti.