Dopo i rumors degli ultimi giorni, non ci sono più dubbi sul futuro di Olivier Giroud. Mancano ancora le firme, ma il francese è promesso sposo del Los Angeles FC. Contratto di diciotto mesi, a partire dal prossimo luglio, valido fino a dicembre 2025. Niente ritiro, quindi, per l’attaccante. Proprio lui, lo scorso dicembre, in un’intervista a RMC Sport, aveva accennato l’ipotesi, qualora la Francia avesse vinto l’Europeo: "Ad alcuni ragazzi, avevo detto che avrei lasciato in caso di vittoria del Mondiale. Ma ho sete di titoli. Se trionferemo in Germania, potrei appendere gli scarpini al chiodo", aveva dichiarato lo scorso inverno. Non andrà così. Il centravanti vuole proseguire a giocare e a fare ciò che meglio gli riesce dagli albori della sua carriera: gol. Anche in questa tornata di amichevoli internazionali, Giroud ha timbrato il cartellino, nella seconda delle due amichevoli disputate dai transalpini. Il piattone destro del momentaneo 3-1 contro il Cile (3-2 il finale), infilatosi sotto la traversa della porta difesa da Claudio Bravo, è stato il cinquantasettesimo centro con la maglia dei Galli.
Scettro di miglior marcatore di tutti i tempi della Francia ancora ben saldo in mano. Mbappé lo detronizzerà. Questione di tempo. A oggi, però, il re dei bomber de “Les Coqs” è ancora lo spilungone di Chambéry. Futuro a stelle e strisce, quindi. Ma prima, il bomber vuole prendersi l’Europa. Non solo con indosso la maglia francese, ma anche con quella del Milan. C’è un Europa League da giocare. E, se possibile, da vincere. Anche perché, fra le quarantanove coppe presenti nella bacheca rossonera, manca l’ex Coppa Uefa. Stimolo extra. Trofeo che Giroud ha invece già vinto. Correva l’anno 2012. Nella notte di Baku, il Chelsea di Maurizio Sarri demolì l’Arsenal di Unai Emery nel derby di Londra. 4-1. Danze aperte proprio dal francese, col più classico dei gol degli ex. L’attuale nove rossonero, giusto per non farsi mancare nulla, vinse pure il titolo di capocannoniere della competizione, con undici centri. Sana ingordigia. Complessivamente, i numeri di Olivier in Europa League sono ottimi. Fra Arsenal, Chelsea e Milan, il bottino conta quindici gol e cinque assist in ventitré presenze. A prescindere da come finirà il triennio di Giroud al Milan resterà memorabile. I gol, la girata nel derby, il Tricolore. Momenti indimenticabili. Nei dintorni di Casa Milan sperano di vederlo con le mani su un un’altra coppa, il prossimo 22 maggio, all’Aviva Stadium di Dublino. Sarebbe un’ultima cartolina da incorniciare. Non ci sarebbe modo migliore, infatti, che dirsi addio.