Ecco le pistole elettriche Una dozzina di taser per le forze dell’ordine

La polizia, i carabinieri e la guardia di finanza stanno frequentando i corsi per ottenere il brevetto

L’innovazione dei taser, le pisole elettriche che stordiscono i malviventi impedendo loro di muoversi, sbarca a Bergamo.

Dal 30 maggio polizia di Stato, carabinieri e guardia di finanza avranno in dotazione i primi taser, che da qualche settimana sono già stati introdotti in alcune città italiane, secondo un cronoprogramma disposto dal ministero dell’Interno, che intende raggiungere l’intero territorio nazionale. A Bergamo i dispositivi dovrebbero essere 8 per la polizia, 2 ciascuno per gli agenti delle Volanti, della squadra mobile, per la Digos e per i colleghi del commissariato di Treviglio. Altrettanti taser saranno in dotazione ai carabinieri e un paio alla Finanza. Saranno distribuiti agli uomini dei reparti operativi, quelli che operano in strada.

Gli addetti che li avranno in dotazione stanno frequentando gli appositi corsi per imparare ad utilizzarli nel modo migliore e per ottenere il brevetto. Il funzionamento è dovuto a due elettrodi che, sparati a 55 metri al secondo, si inseriscono nel sottocute ed erogano una scarica elettrica in grado di irrigidire il corpo del soggetto, facendolo cadere a terra immobilizzato.

L’utilizzo del taser, che può avvenire solo dopo un preavviso, è associato all’attivazione automatica di una videocamera che riprende il momento in cui è stato impiegato. L’obiettivo è quello di assicurare la massima tutela a tutti, anche nelle situazioni più difficili, passando attraverso il concetto della prevenzione, prima che della repressione: non a caso il colore è giallo, per essere ben visibile e avere anche un effetto dissuasivo.

Michele Andreucci