Dalmine, 300 colpi di campana: il ricordo delle vittime del virus / VIDEO

Una commossa cerimonia per ricordare i 185 dalminesi morti, tra febbraio e aprile, a causa del coronavirus

La messa nel tendone dell'oratorio

La messa nel tendone dell'oratorio

Dalmine (Bergamo), 17 ottobre 2020 - Trecento colpi di campana per ricordare i 185 dalminesi morti, tra febbraio e aprile, a causa del coronavirus (141 in più rispetto al 2019). Ieri mattina alle 10 all’Arca dell’oratorio di San Giuseppe, la comunità di Dalmine ha partecipato alla commemorazione pubblica per i suoi concittadini deceduti durante la terribile pandemia che ha devastato l’intera Bergamasca. Oltre alla messa, che è stata celebrata dal parroco don Roberto Belotti, una campana ha battuto trecento colpi, un "numero simbolico", hanno spiegato dal Comune. In ottemperanza alle restrizioni imposte dal Covid-19, il numero dei posti è stato limitato ed è stata data la precedenza ai parenti delle vittime. 

Alla cerimonia non ha preso parte il sindaco di Dalmine, Francesco Bramani, in quarantena perché positivo al virus. Il primo cittadino, però, ha inviato un messaggio. "Voglio esprimere la mia vicinanza a tutti i dalminesi che hanno perso persone a loro care. Siamo una comunità ferita che ha dimostrato di essere unita e solidale. Oltre a una preghiera per tutti coloro che ci hanno lasciato, voglio rivolgere un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno combattuto in prima linea durante questa pandemia. Dalmine non dimentica". Dopo la messa, si è tenuto un momento di ringraziamento rivolto ai volontari, un’ottantina di persone tra associazioni del territorio, aziende locali e privati cittadini, che hanno dedicato il loro tempo durante l’emergenza sanitaria con la consegna di una pergamena. Il sindaco ha comunque voluto tranquillizzare i suoi concittadini. "Sto bene, sono in costante contatto con i miei assessori e spero di tornare in municipio il più presto possibile".