I tifosi salutano la Curva Nord
Bergamo, 28 aprile 2019 - Oltre cinquemila tifosi atalantini sabato sera hanno tributato ‘l’ultimo saluto’ alla curva Nord dello stadio cittadino. Regalando un colpo d’occhio incredibile, con la curva gremita in ogni singolo centimetro di spazio e i cori che, quelli hanno accompagnato le domeniche dei tifosi bergamaschi negli ultimi decenni, a rimbombare nel resto dello stadio, vuoto per tre quarti, e sul prato verde deserto.
Qualcosa di inimmaginabile nel nostro calcio: cinquemila tifosi in uno stadio senza partita, senza giocatori, tutti lì, festosi ma disciplinati, solo per salutare dei vecchi gradini di cemento e ferro che da lunedì notte, dopo la gara casalinga contro l’Udinese, verranno demoliti per dare il via al complesso lavoro di restyling dello stadio cittadino acquistato nel 2017 dall’Atalanta.
I tifosi nerazzurri si sono riuniti dalle 19, per una grigliata nello spazio esterno della curva, dedicato al prefiltraggio: carne, spiedini, birra e cori in sottofondo. Poi tutti centro, da lei, la curva, la casa domenicale di intere generazioni di ragazzi bergamaschi, tappezzata dagli striscioni di tutti i gruppi organizzati che l’hanno fatta palpitare nei decenni, dai Kommandos alla Brigate, dai Wild Kaos ai Nomadi fino all’attuale sigla unificatrice della Curva Nord Pisani Bergamo.
A salutarla con fotografie, sventolio di sciarpe e qualche lacrimuccia tifosi di ogni età, intere famiglie, dai nonni ai nipoti, tutti accomunati dall’amore per la maglia nerazzurra e per quella gradinata dove da sempre batte il cuore più caldo del tifo atalantino.
A dirigere i cori lo storico leader degli ultras orobici, Claudio Galimberti, il Bocia, tornato per la prima volta nella sua curva dal 2009, da quando è sottoposto ad un cumulo di daspo ininterrotti, proprio in questa serata di congedo. Un addio alla vecchia curva, un arrivederci alla Curva Nord che tornerà più ampia, verticale e interamente coperta dal prossimo 22 settembre se i tempi dei lavori del cantiere verranno rispettati.