Carvico, per il centro commerciale si può disboscare

Via libera nell’area verde vincolata alla costruzione di un polo di 3mila metri quadri destinato alla grande distribuzione

Centro commerciale

Centro commerciale

Carvico, 6 ottobre 2020 -  Via libera all’edificazione su un’area boscata vincolata dal punto di vista paesaggistico ma con una sensibile riduzione della superficie di vendita. Il centro commerciale di Carvico, destinato a diventare un punto di riferimento per tutta l’Isola Bergamasca, ha superato l’ultimo ostacolo burocratico anche se con una modifica rispetto al progetto originario. Inizialmente infatti la struttura doveva estendersi per 13mila metri quadrati. Poi nella fase di pre autorizzazione, soprattutto per le pressioni del Comune di Carvico, si è arrivati a 7mila quadrati.

La Provincia di Bergamo ha concesso l’autorizzazione il primo ottobre. Invariate le caratteristiche: 3mila metri quadrati destinati alla grande distribuzione, altrettanti per negozi e attività commerciali. Poi 600 metri quadri per la ristorazione e 400 metri quadri, particolare da non trascurare, per servizi pubblici propedeutici all’ampliamento della confinante Rsa. Il nuovo centro commerciale sorgerà sulla provinciale 166, al confine con Calusco d’Adda. La realizzazione di questo nuova struttura, di cui si parla da tempo, è stata accompagnata da qualche polemica.

Due i punti su cui si sono concentrati le maggiori discussioni. Il primo riguarda, come già ricordato in apertura, la presenza di una zona boschiva vincolata nell’area di edificazione. La concessione, passata anche grazie al silenzio-assenso della Soprintentenza, prevede una compensazione per il taglio degli alberi mediante l’imboschimento di altre aree, per le quali è in corso di definizione la convenzione con i Comuni proprietari, in rapporto di uno a tre e quindi con la formazione di nuove aree di imboschimento della superficie complessiva non inferiore a 16.650 metri quadrati. Il secondo punto di discussione invece ha riguardato l’impatto della nuova struttura sul tessuto commerciale attuale. Il Comune, già nel 2019, aveva parlato di intervento "non in linea con la propria politica". Le perplessità della giunta di Carvico poi sono state compensate con la riduzione della superficie di vendita e le ricadute occupazionali.