Canonica, il sindaco: "Nessuno tocchi i dossi"

Una lettera-esposto alla Procura e alla Provincia dopo che il Comune ha installato i dossi sulla 141: "Troppo pericolosa"

I dossi per ridurre la velocità

I dossi per ridurre la velocità

Canonica d'Adda (Bergamo), 19 marzo 2019 - Nuova puntata della querelle in corso tra l’amministrazione comunale di Canonica d’Adda e la Provincia di Bergamo sui dossi rallenta-traffico installati il 6 marzo, a proprie spese, dal Comune della Bassa Bergamasca lungo la Provinciale 141, Brembate-Treviglio, che attraversa il centro abitato di Canonica e che è percorsa ogni giorno a gran velocità da 3mila veicoli, con grande pericolo per i cittadini che rischiano di essere investiti: la decisione del sindaco, Gianmaria Cerea, era arrivata dopo che per ben tre volte si era inutilmente rivolto al presidente dell’ente provinciale, Gianfranco Gafforelli, chiedendo il nulla osta per la realizzazione dei dossi; ma dal Palazzo di via Torquato Tasso non era giunta nessuna risposta. Ma adesso, come accennato all’inizio,si apre un nuovo capitolo della vicenda.

Il primo cittadino di Canonica ha inviato una lettera-esposto alla Procura della Repubblica di Bergamo e all’amministrazione provinciale, diffidando quest’ultima dal "rimuovere gli elementi di moderazione del traffico installati a mezzo di apposita e motivata ordinanza, in quanto a tutt’oggi unici strumenti a tutela della salute e dell’incolumità fisica della cittadinanza, in assenza di contestuale impegno della Provincia di Bergamo all’adozione di idonee misure". Cerea, inoltre, invita l’amministrazione provinciale "a procedere, in adempimento alle disposizioni del codice della strada, entro e non oltre cinque giorni dal ricevimento della lettera, alla messa in sicurezza della provinciale 141, che versa in uno stato di degrado e assenza di segnaletica, con notevole pericolo per gli automobilisti".

Il sindaco aveva già alzato la voce il 1° dicembre 2018, dopo che il Pirellone aveva negato l’assegnazione di un contributo di 41.475 euro per la sistemazione della strada. "Canonica - aveva tuonato - farà i dossi con o senza l’ok della Regione". E aveva accusato gli enti centrali, Regione e Provincia, di aver abbandonato il Comune. "L’incolumità dei cittadini - aveva sottolineato - vale molto di più del disinteresse della politica e degli assurdi quanto ridicoli rimpalli burocratici tra enti, che finora, come unico risultato, hanno prodotto la mancata messa in sicurezza di un’arteria urbana molto pericolosa".