LUCA MARINONI
Cronaca

Burrai, ex Cagliari, è il trascinatore. Per lui quarta promozione in B

Confermati i giovani più interessanti (nel mirino delle grandi) ma per giocare nei cadetti servono rinforzi

Dopo i festeggiamenti di domenica notte in città e nel ritiro della squadra e quelli di lunedì sera a Meda (al di là dell’ininfluente sconfitta con il Renate), il Mantova è pronto a celebrare come si deve la promozione in serie B anche al Martelli. Sul campo, a dire il vero, la squadra di mister Possanzini non potrà distrarsi troppo, anche perché riceverà la visita di un Vicenza che è deciso a confermarsi terza forza del girone A. Sulle tribune i tifosi biancorossi, però, sono decisi a continuare ad omaggiare i protagonisti di questa stagione che rimarrà a lungo nella memoria del calcio virgiliano. di grande entusiasmo che non impedisce alla società di viale Te di cominciare a delineare i progetti per affrontare la prossima stagione una sfida selettiva come quella del torneo cadetto con le carte in regola per farsi valere. In questo senso il punto di partenza e la base di quello che dovrà essere il nuovo progetto del Mantova rimane la coppia composta dal direttore tecnico Christian Botturi e dall’allenatore Davide Possanzini.

Il presidente Filippo Piccoli, del resto, ha ribadito di avere acquisito la massima fiducia nei due sin dal primo colloquio, una fiducia che è stata ripagata dai risultati e che, salvo sorprese al momento difficilmente ipotizzabili, dovrebbe proseguire pure il prossimo anno.

In effetti il dirigente bresciano è proteso a ’’curare’’ ulteriormente la creatura costruita praticamente dal nulla la scorsa estate, ma anche il tecnico ha già anticipato in più occasioni l’intenzione di proseguire la sua avventura in terra virgiliana. Su Possanzini, a dire il vero, in questo momento è al centro dell’attenzione. L’impresa compiuta alla guida del Mantova e, soprattutto, il gioco profuso dai biancorossi, hanno richiamato l’interesse di diverse società e, tra queste pure di nomi di serie A (a cominciare dal Sassuolo). C’è però una pista suggestiva da citare ed è quella che vorrebbe l’ex attaccante ed ex secondo di De Zerbi nel mirino nientemeno che del Napoli. Un’ipotesi senza dubbio accattivante che, però, dovrebbe rimanere tale anche perché lo stesso Possanzini ha confermato la sua fedeltà ai colori biancorossi.

Stando così le cose, il nodo saliente sul quale costruire la sfida che segnerà il ritorno tra i cadetti dopo quattordici anni di attesa sarà l’organico. In estrema sintesi il Mantova è chiamato a gestire al meglio le forze che gli hanno appena permesso di vincere il Campionato, senza ’’smontare un giocattolo’’ che ha dimostrato di poter funzionare così bene. Gli esempi positivi da seguire sono quelli di Sudtirol e Catanzaro, che con pochi ritocchi sono stati competitivi nel loro primo anno di B, evitando una sorta di ricostruzione che avrebbe come unico risultato quello di mettere in discussione le certezze maturate nel corso di questo torneo vincente. Certo, il gruppo dovrà venire ulteriormente rinforzato e poi ci sono alcune questione da risolvere al meglio, a cominciare da quella di Burrai, capitano e regista della promozione che, però, tra un mese compirà 37 anni. In questo senso la società di viale Te a chiamata a blindare i giovani che si sono messi maggiormente in evidenza in questo Campionato (in primis Fiori), individuando, però, gli elementi con la giusta esperienza del torneo cadetto da inserire, possibilmente, in ogni reparto. Sarà questo dosato mix, la cui preparazione è già allo studio del dt Botturi, che dovrà garantire al Mantova una permanenza duratura in serie B e non un semplice viaggio di andata e ritorno.