Bergamo, bomba carta in Curva Nord: bresciano l'ultrà denunciato

E' un ragazzo di 21 anni residente a Darfo Boario Terme. A casa sua altri cinque ordigni rudimentali

Ultras dell'Atalanta (repertorio)

Ultras dell'Atalanta (repertorio)

Bergamo, 9 febbraio 2019 - È un ragazzo di 21 anni, nato a Lovere ma residente nel Bresciano, a Darfo Boario Terme, l’ultrà che avrebbe fatto esplodere una bomba carta nella Curva Nord, nel corso della partita Atalanta-Juve, la sfida dei quarti di finale di Coppa Italia, disputata il 30 gennaio. P.L. rischia ora un Daspo, che potrebbe tenerlo lontano dallo stadio e, più in generale, dalle manifestazioni sportive fino a cinque anni.

Il giovane sarebbe stato identificato dagli agenti della questura di Bergamo, in base alle riprese dell’impianto di videosorveglianza interno al Comunale: a nulla gli sarebbe servito indossare un passamontagna, con il disegno di una bocca di un teschio. Secondo le forze dell’ordine, è lui che avrebbe fatto esplodere la bomba carta, nel settore dei tifosi atalantini, a metà del primo tempo: un boato che si è udito in tutto lo stadio.

La polizia ha avviato subito le indagini per individuare il responsabile, visionando tutte le immagini del circuito interno dello stadio. È bastato poco più di una settimana per risalire al responsabile. Venerdì 8 mattina la perquisizione a domicilio: nella casa dove vive il ragazzo sono state ritrovate altre cinque bombe carta e diverso materiale pirotecnico. Sulla base degli elementi raccolti, la questura ha avviato l’iter per disporre il Daspo nei suoi confronti, non solo per l’esplosione della bomba carta ma anche per averla introdotta tra gli spalti dello stadio. 

P.L. si è preso anche una duplice denuncia: alla procura di Bergamo, per quanto accaduto durante la partita, e all’autorità giudiziaria di Brescia, per il materiale ritrovato nella sua abitazionea Darfo