Barrow è l’uomo in più dell’Atalanta: "Che sogno il debutto in nazionale"

Il 19enne attaccante del Gambia gode di grande fiducia da parte di Gasperini. Domani i nerazzurri giocano a Ferrara contro la Spal

ATTENTI A LUI  Il 19enne gambiano Musa Barrow

ATTENTI A LUI Il 19enne gambiano Musa Barrow

Bergamo, 16 settembre 2018 - Per molti osservatori questa sarà la stagione della consacrazione per Musa Barrow, il gioiello dell’Atalanta. Pronto per il salto di qualità da prospetto a giocatore vero, continuo, di alto livello. Non ha ancora compiuto 20 anni (spegnerà le candeline a novembre) il baby fenomeno venuto dal Gambia che sta letteralmente bruciando le tappe nel calcio dei grandi. Sette mesi fa l’esordio in A con tre gol subito pesanti per aiutare l’Atalanta a conquistare un posto in Europa League. Poi ad agosto quattro gol nei turni preliminari, giusto per rompere il ghiaccio anche a livello internazionale.

E una settimana fa è arrivato anche il debutto nella nazionale maggiore del Gambia, subentrando nel match contro l’Algeria a mezz’ora dalla fine al posto di Ceesay, il giocatore simbolo dei gambiani. Un esordio che Barrow ha voluto dedicare all’Atalanta, che lo ha accolto nel 2016 facendolo crescere nella foresteria di Zingonia, passando dall’under 18 alla Primavera dove ha segnato 26 reti in mezza stagione fino alla serie A. «Se sono arrivato qui, dovrò sempre ringraziare l’Atalanta per quello che ha fatto in questi due anni per me. Io l’ho sempre detto che è come una seconda famiglia. Quando ero bambino - ha ricordato - ho sempre sperato che sarebbe arrivato il giorno in cui avrei giocato nella Nazionale del Gambia. Sono molto contento di aver indossato la maglia del mio paese, davanti a tutta la mia famiglia, a tanti amici. C’era tantissima gente, più di quella che potesse contenere lo stadio. Sono entrato nel secondo tempo, sono contento perché molti mi volevano vedere giocare. Abbiamo pareggiato 1-1 contro l’Algeria, una squadra forte». Ora Barrow è tornato ad immergersi nella realtà atalantina.

La Dea aspetta la sua prima rete in questo campionato dove finora è ancora a secco, anche se probabilmente a Ferrara dovrebbe partire dalla panchina, chiuso inizialmente dal tridente sudamericano Gomez-Zapata-Rigoni, per subentrare a gara in corso. Un ruolo da dodicesimo che potrebbe rivestire parecchie volte in questa stagione avendo già dimostrato di saper essere letale entrando a freddo: nei preliminari di Europa League, uscendo dalla panchina a Sarajevo e Haifa ha fatto quattro gol in meno di settanta minuti di utilizzo. Fabrizio Carcano