L’ex Kessie trascina il Milan in Champions. L’Atalanta è terza

I rossoneri vincono grazie a due rigori. Il contemporaneo pari fra Napoli e Verona regala la Champions anche alla Juve

Il rigore di Kessie

Il rigore di Kessie

L’artiglio del Diavolo infilza una Dea già in vacanza con qualche ora di anticipo. Nel posticipo serale il Milan espugna per 2-0 il Gewiss Stadium con due rigori dell’ex Kessie, stacca il biglietto per la prossima Champions League, dopo sette anni di assenza, e conquista anche il secondo posto in classifica, retrocedendo sul terzo gradino del podio l’Atalanta. Che paga le scorie della sconfitta nella finale di Coppa Italia, arrivando scarica, sia di gambe che di testa, a questo atto conclusivo. Ma il calo di intensità atalantino non deve offuscare i meriti di un Milan che, privo di Ibra e Rebic, ha giocato una partita di carattere e lucidità, approcciando la gara con il piglio giusto, legittimando questo successo che vale il meritato secondo posto.

La cronaca

Partita che si avvia lentamente, con le due squadre che si osservano. L’Atalanta ha qualcosa di meno, a livello mentale, forse per le tossine dopo la sconfitta nella finale di Coppa Italia che ancora non sono state smaltite, e non parte con il solito pressing. Il Milan impiega pochi minuti a rendersi pericoloso, con un affondo dopo cinque minuti di Saelemaekers che spara alto da posizione centrale. La Dea prova a cercare la profondità con Frueler e qualche cross di Maehle ma Malinovskyi non è in giornata e Zapata è troppo solo davanti e ben francobollato da Kjaer. Il tabellone elettronico dello stadio annuncia il vantaggio della Juventus a Bologna, poi il raddoppio bianconero: il Milan è costretto ad accelerare, prova a salire, guadagna metri.E al quarantaduesimo trova un pertugio: accelerazione di Theo Hernandez che triangola con Calhanoglu, il rossonero si infila in area e Maehle da dietro lo travolge in corsa. Rigore e dal dischetto l’ex di turno Franck Kessie spiazza un immobile Gollini per il vantaggio rossonero a due minuti dal riposo.

Nella ripresa Gasperini getta nella mischia il cannoniere Luis Muriel, per aumentare la verticalità offensiva. Il colombiano ci prova, spara tre bordate da fuori, una delle quali pericolosamente vicina al palo, apre spazi per Zapata, che a sua volta sfiora il pari con un rasoterra fuori di pochissimo, ma dietro ai colombiani manca il solito gioco fatto di pressing, corsa e verticalità.

L’Atalanta ne ha di meno del solito, dentro lo stadio rimbombano i cori sempre più ad alto volume dei duemila ultras assiepati nel piazzale esterno alle spalle della curva, ma la benzina è finita e al novantesimo arriva il raddoppio del Milan con un altro rigore siglato glacialmente dal solito Kessie, mentre De Roon si fa espellere per una brutta reazione.