Europa League, l'Atalanta perde con il Lipsia 2-0 ed è eliminata

Due gol di Nkunku, uno su calcio di rigore, condannano la Dea

Il rigore realizzato da Nkunku

Il rigore realizzato da Nkunku

La favola europea dell’Atalanta si infrange sulla dura realtà del Lipsia, quarto in classifica in Bundesliga, più forte e più organizzato dei bergamaschi, capace di espugnare per 2-0 il Gewiss Stadium con una gara tattica di esperienza, contenimento e ripartenze. Due reti in contropiede, altre due occasioni da gol in ripartenza per gli ospiti, superiori a livello tattico rispetto ad una Dea generosa, arrembante, ma poco lucida e con un Zapata che ancora non può fare la differenza dopo uno stop troppo lungo. La cavalcata in Europa League finisce ai quarti di finale, senza coronare il sogno di quella semifinale europea raggiunta solo nel 1988 dalla squadra di Mondonico e Stromberg che dalla serie B arrivo’ tra le prime quattro in Coppa della Coppe. Stavolta non è andata così.

La partita. Inizio gara tutto di marca nerazzurro con l’Atalanta a pressare e a chiudere il Lipsia nella sua area. Tanti cross ma il portiere Gulacsi è impegnato seriamente solo al 16’ da una bordata angolata di Malinovskyi, con successivo tiro alle stelle di Zappacosta. Un minuto più tardi la doccia fredda della rete tedesca: discesa fulminea a destra di Laimer con Freuler in ritardo, cross in mezzo e l’occorrente Nkunku insacca facile. Avanti di un gol il Lipsia si chiude a riccio ma è bravo a sfruttare le ripartenze con un paio di discese pericolose pur senza inquadrare la porta nerazzurra.

Dea sempre arrembante ma poco lucida, con mischie e cross ma senza vere parate di Gulacsi fino al riposo. Ripresa con l’Atalanta che protesta per un rigore per un fallo di mano in barriera, su punizione di Malinovskyi, ma l’arbitro dopo un lungo consulto Var non assegna il penalty. Al 55’ Lipsia pericolosissimo in contropiede con un Musso incerto in uscita che rischia un patatrac. Al 62’ su punizione Zappacosta libera Hateboer che spara alto da due passi. Passano i minuti, il Lipsia gioca abilmente con il cronometro, Gasperini cambia mezza squadra con i cambi ma non trova soluzioni offensive per infrangere il muro tedesco. E a due minuti dal termine un contropiede chirurgico di Nkunku obbliga Musso ad un’uscita disperata sull’attaccante francese travolto per un giusto rigore senza proteste: il parigino trasforma e chiude la gara anticipatamente. Atalanta che esce a testa alta, tra gli applausi dei suoi 17 mila tifosi sempre caldi, ma adesso la stagione nerazzurra rischia di concludersi in rosso se la squadra di Gasperini non dovesse conquistare un posto per le prossime coppe europee.

Atalanta-Lipsia 0-2 (0-1)

Atalanta (4-2-3-1): Musso 6; De Roon 5,5, Demiral 7 (70’ Scalvini 5,5), Palomino 5,5; Hateboer 5,5, Koopmeiners 5,5 Freuler 5 (89’ Pasalic sv), Zappacosta 5,5; Malinovskyi 5,5 (57’ Muriel 5,5), Boga 5,5 (70’ Miranchuk 5); Zapata 5,5. All. Gasperini 5,5. Lipsia (3-4-2-1): Gulacsi 6,5; Simakan 7,5, Orban 7, Gvardiol 6 (79’ Poulsen 6); Henrichs 6,5 (72’ Klostermann 6), Kampl 6,5 (79’ Halstengberg 6), Laimer 7 (72’ Adams 6), Angelino 7; Dani Olmo 6,5, Nkunku 7,5; Andrè Silva 6 (63’ Szobosziai 6,5). All. Tedesco 7. Arbitro: Miguel Mateu Lahoz 5,5 Marcatori: 18’ Nkunku (L), 88’ rig. Nkunku (L)