Sgominata la banda del «Re Scorpione» I carabinieri fermano tunisino

Bloccato presunto complice a Venezia

L’operazione è stata condotta dai carabinieri di Saronno

L’operazione è stata condotta dai carabinieri di Saronno

Saronno (Varese), 27 agosto 2015 - Con l'arresto di un tunisino 25enne, fermato l’altro giorno a Venezia mentre spacciava droga, i carabinieri della compagnia di Saronno hanno completamente sgominato la banda del «Re Scorpione» il tunisino di 23 anni che negli ultimi mesi è stato protagonista di due rapine, due effrazioni in attività commerciali e del furto di un motorino.

Il complice fermato nelle ultime ore, era stato identificato grazie alle immagini della videosorveglianza, e raggiunto anche se da qualche tempo aveva lasciato la città degli amaretti. I militari sono riusciti a seguirne le tracce fino a Venezia dove è stato fermato dalle forze dell’ordine del posto. A suo carico c’è l’accusa di rapina aggravata in concorso e lesioni personali inerenti a quanto avvenuto lo scorso 20 marzo nella zona dello scalo ferroviario.

Con il 23enne il tunisino aveva preso di mira un 40enne che attendeva un amico in sella alla propria bicicletta in piazza Cadorna. Gli stranieri l’avevano trascinato nel sottopassaggio e qui avevano iniziato a picchiarlo. Calci, pugni e sberle che avevano fatto accasciare il saronnese a terra. Così i rapinatori avevano potuto prendere i due cellulari, il portafoglio ed anche la bicicletta.

Soccorso dal personale ferroviario il saronnese era stato accompagnato all’ospedale cittadino dove gli è stata riscontrato la frattura del setto nasale e un lesione al timpano. Non era la prima rapina del gruppo che qualche settimana prima aveva preso di mira una coppia milanese in via Varese. Avevano strappato la borsa alla donna arrivando a lanciare sassi contro il marito che cercava di inseguirli. Il gruppo gravitava nella zona dello scalo ferroviario dove sono stati messi a segno anche gli altri colpi come il furto di motorino, poi ritrovato a Locate Varesino, e l’effrazione in un bar in cui sono state rubate alcune bottiglie di alcolici.

Il bottino più ricco era stato ottenuto in un negozio di abbigliamento etnico dove erano stati rubati oltre 4 mila euro in contanti, diversi indumenti e un computer. Questo colpo era stato realizzato proprio dal 23enne tunisino riconosciuto da tutti come il punto di riferimento degli irregolari che gravitano in stazione. Lo identificavano dal tatuaggio di uno scorpione che ha sul collo. Anche questo particolare era ben visibile sulle immagini della videosorveglianza che hanno immortalato la banda nei propri colpi. Gli occhi elettronici, quelli comunali, della stazione e delle attività commerciali, hanno permesso ai militari di documentare l’intera attività del gruppo i cui membri sono stati riconosciuti dalle vittime delle rapine.

E’ così arrivato a loro carico il provvedimento di arresto. I carabinieri hanno rintracciato il primo membro della banda la scorsa settimana nella zona della stazione. Il capo «Re Scorpione» è stato trovato nel weekend da un militare fuori servizio mentre passeggiava in corso Italia appena rientrato a Saronno da una vacanza in Riviera Romagnola mentre il terzo è stato fermato l’altro giorno a Venezia.