Tentano di estorcere tre milioni di euro a un sessantenne: arrestati

A finire nei guai, in un blitz degli investigatori del commissariato di Busto Arsizio, due uomini e una donna, «sorpresi in flagrante tentativo di estorsione»

E' intervenuta la polizia

E' intervenuta la polizia

Busto Arsizio (Varese), 14 settembre 2014 - Pretendono tre milioni di euro da un sessantenne: tre arresti in flagranza. A finire in manette, in un blitz degli investigatori del commissariato di Busto Arsizio, due uomini e una donna, «sorpresi in flagrante tentativo di estorsione», come recita un comunicato della questura. Nei giorni scorsi la vittima dell’episodio, un sessantenne italiano residente in un Comune dell’Alto milanese, si era presentato in Commissariato spiegando di essere perseguitato dal terzetto che, con minacce estese anche ai suoi familiari utilizzando anche all’occorrenza armi improprie come coltelli, spranghe e mazze da baseball, pretendeva da lui il pagamento di somme di denaro enormi, arrivate anche a tre milioni di euro .

Il sessantenne era già conosciuto dai poliziotti di Busto Arsizio che lo avevano arrestato in passato, eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare, per una vicenda di falsi contratti di lavoro che l’uomo e suoi complici confezionavano e vendevano a stranieri irregolari che così potevano richiedere il permesso di soggiorno. In quella attività illegale il sessantenne si era avvalso della collaborazione dei titolari di varie ditte, spesso inattive e create ad hoc, che si erano prestati ad apparire come falsi datori di lavoro degli stranieri e con i quali aveva diviso le somme ricevute dagli extracomunitari. Tra quegli imprenditori anche una donna albanese residente nel Milanese, intorno alla quale gravitava il terzetto degli estorsori: la figlia di 29 anni, il fratello di 39 residente in Gran Bretagna e un brasiliano di 32 abitante in provincia di Novara sentimentalmente legato alla prima.

I tre esigevano il denaro, da ultimo addirittura 3 milioni di euro, come risarcimento del preteso danno di immagine che la ditta della donna – in realtà inattiva, stando agli accertamenti degli investigatori - aveva subìto a seguito delle vicende giudiziarie che avevano coinvolto il 60enne. Le richieste di denaro, però, erano divenute via via più pressanti e pericolose, tanto che i poliziotti del Commissariato, d’intesa con il pm della Procura di Busto Arsizio, Luigi Furno, hanno deciso di intervenire. Venuti a conoscenza di un appuntamento fissato tra i tre e la vittima, a casa di quest’ultima, si sono appostati seguendo l’evolversi della situazione. Hanno così potuto osservare la reazione violenta del terzetto quando il sessantenne ha consegnato loro una somma di denaro ritenuta insufficiente: l’uomo è stato infatti colpito con un pugno al volto e, subito dopo, nelle mani di uno dei tre è comparso anche un martello. Inevitabile a quel punto l’intervento degli agenti, che hanno bloccato e arrestato i tre in flagrante tentata estorsione e li hanno condotti in carcere.