Malpensa, ultime demolizioni delle case delocalizzate: si allungano i tempi

Nuovo bando per le operazioni finanziate da Regione Lombardia. Ruspe in azione nel prossimo inverno

La prima fase dei lavori

La prima fase dei lavori

Ferno (Varese), 3 maggio 2016 - Le ruspe sono ferme: l’abbattimento delle case delocalizzate visibili nei comuni di Ferno, Lonate Pozzolo e Somma Lombardo dovrebbe partire entro le fine dell’anno. Per il nuovo intervento, finanziato come il precedente dalla Regione Lombardia, si richiede un nuovo bando per affidare i lavori. I tempi della burocrazia, quindi, costringono all’attesa.

Un anno fa, proprio con l’avvio di Expo, si era completata la prima fase delle demolizioni e in tre mesi era stata fatta piazza pulita di buona parte dei 549 alloggi disabitati e divenuti terra di nessuno. All’epoca erano stati previsti tempi più rapidi per completare l’intervento demolendo tutte le case, depredate dai ladri, simbolo di degrado e abbandono. Un’operazione che sembrava possibile completare entro il 2015. Così non è stato e per vedere finalmente abbattuti tutti gli alloggi bisognerà attendere altri mesi. Secondo le previsioni le ruspe dovrebbero rimettersi in moto entro la fine dell’anno, al più tardi all’inizio del 2017.

"Speriamo che non ci siano ulteriori ritardi - dice Mauro Cerutti, sindaco di Ferno -. Quando nel febbraio dello scorso anno aveva preso il via la prima fase delle demolizioni, si pensava di completare tutto in pochi mesi. Così non è stato. Ora bisogna dar corso ad un nuovo bando, quindi ci sono tempi tecnici da rispettare, nel segno della massima trasparenza. Per questo nella migliore delle ipotesi le operazioni riprenderanno entro l’inverno. Nessun problema sul fronte dei fondi: i soldi ci sono, bisogna solo pazientare ancora alcuni mesi. Speriamo che i tempi non si allunghino ulteriormente, prima si fa piazza pulita meglio è".

Cerutti sollecita nel frattempo un tavolo con Sea e Regione per discutere il futuro di queste aree: ”Dobbiamo ringraziare la Regione, in particolare l’assessore Viviana Beccalossi, per l’attenzione che ha sempre mostrato verso il problema degli edifici delocalizzati, ora però è necessario compiere un passo per il futuro di questa fascia di territorio". "Non aspettiamo ancora mesi, non aspettiamo quando i lavori di demolizione saranno completati - conclude il sindaco -: cominciamo da subito a ragionare insieme sul destino di queste aree che sono da valorizzare e che potrebbero essere funzionali al futuro di Malpensa, com’è previsto nel nuovo Masterplan".