Nuovi migranti in arrivo: trenta posti letto nella palestra di Gavirate

La palestra dell'istituto superiore Stein è stata valutata idonea dai tecnici della Provincia. Il sindaco Alberio: "Io non ne so nulla, avvertita solo a cose fatte"

Migranti in provincia di Varese

Migranti in provincia di Varese

Gavirate (Varese), 21 agosto 2016 - Nuovi migranti in arrivo nel Varesotto? Ipotesi più che probabile, dopo il sopralluogo da parte dei tecnici della Provincia nella palestra dell’istituto superiore «Stein» di Gavirate. Gestita appunto da Villa Recalcati, la struttura è risultata idonea a ospitare gli stranieri (una trentina i posti disponibili), sulla cui effettiva presenza non c’è però alcuna certezza.

«Purtroppo non so nulla - afferma il sindaco di Gavirate, Silvana Alberio -. Sono semplicemente stata avvertita dal prefetto Zanzi, il quale alcuni giorni fa mi ha parlato di questa eventualità, promettendomi di richiamarmi qualora si fosse concretizzata. Per il momento, però, non c’è ancora nulla di ufficiale». Di certo si sa che la palestra dovrà comunque essere lasciata libera entro il 10 settembre, ovvero a due giorni dall’inizio dell’anno scolastico.

«Gli accordi con la Prefettura sono questi - spiega Simone Foti, il presidente del comitato locale della Croce rossa che si occuperà della gestione dei profughi (se arriveranno) -. Si tratta di una struttura temporanea, un polmone di emergenza in caso di criticità: se queste dovessero verificarsi, noi saremmo in grado di rendere operativa la palestra nel giro di sole 24 ore». Per il momento, però, è tutto ancora in forse. «Non sappiamo se gli stranieri arriveranno - continua Foti - e quindi neanche quanti saranno, da dove arrivano e quali sono le loro nazionalità. Immagino comunque che si tratterà di ragazzi giovani come avviene nelle strutture analoghe».

«Io sono stata avvisata solo a cose fatte - riprende il sindaco Alberio -. Vale la pena organizzare tutto questo per soli 10 giorni? E queste persone poi dove andranno? Quel che è certo è che la struttura dovrà essere liberata in vista dell’inizio dell’anno scolastico». Sul tema è intervenuto anche Davide Quadri, coordinatore provinciale dei Giovani padani: «La priorità delle amministrazioni di sinistra, a Varese con Galimberti e in Provincia con Vincenzi, è ormai chiara: alimentare il business dell’accoglienza. Come Giovani padani siamo assolutamente contrari al continuo dislocamento di sedicenti profughi nella nostra provincia, già satura di immigrati. Non escludiamo nessuna iniziativa per dimostrare la nostra contrarietà».