Giornata storica per l’ex Isotta Fraschini, la maxi-area dismessa battuta all’asta

Silenzio del Comune di Saronno su Luraland: "Non è di nostra competenza"

IN CAMPO Intervento della polizia locale dopo una delle frequenti incursioni dei senzatetto nell’area dismessa ex Isotta Fraschini

IN CAMPO Intervento della polizia locale dopo una delle frequenti incursioni dei senzatetto nell’area dismessa ex Isotta Fraschini

Varese, 19 settembre 2017 - Una giornata cruciale per l’ex Isotta Fraschini di Saronno. Stamani, alle 10.30 alla Cooperativa Adjuvant di Busto Arsizio, la maxi-area dismessa verrà battuta all’asta. Si tratta di una delle aree abbandonate più grandi della città degli amaretti e cruciali per il futuro di Saronno, visto che si trova a ridosso della stazione ferroviaria centrale di piazza Cadorna e alle porte del centro storico. L’annuncio è stato pubblicato online il 26 giugno scorso, pochi giorni prima della sentenza del Tar che, proprio nell’ambito della lunga vicenda giudiziaria che ha visto l’amministrazione comunale confrontarsi con la proprietà, ha fatto cadere il divieto alla realizzazione di un nuovo centro commerciale a Saronno. Proprio questo fatto ha riacceso i riflettori della vita politica e sociale saronnese sull’area dismessa situata tra via Varese e via Milano. 

Grande interesse non solo da parte degli operatori ma anche dei comuni cittadini che, coltivando il sogno di trasformare l’area in uno spazio pubblico, si sono mobilitati sui social dove è nata anche la pagina Facebook “Obiettivo Isotta” per informare la città sugli sviluppi. Alla mobilitazione e alla curiosità della città non è corrisposta quella dell’amministrazione comunale. Malgrado i diversi spunti e i diversi quesiti arrivati nel corso dell’estate il sindaco Alessandro Fagioli ha preferito non rispondere. Anche ieri, alla vigila di un momento storico, si è trincerato dietro un secco no comment. Nessuna presa di posizione anche sul progetto di Luraland firmato da Luciano Silighini Garagnani che, con un gruppo di imprenditori, sognava di costruire un parco di divertimenti ispirato al criceto “Amaretto” con un’area dedicata alle attività industriali che venivano svolte nei capannoni. 

L'Amministrazione, dopo aver chiesto il masterplan del progetto, negli ultimi giorni si rifiutata di concedere, pur rimarcando che il progetto è in linea con il Pgt, il parere richiesto dal saronnese per procedere con l’acquisizione dell’area. Nella missiva, che ha mandato su tutte le furie Silighini (ha parlato di uno scaricabarile e di una risposta «degna di un film di Totò») l’amministrazione ha spiegato che la competenza sulla materia è del Consiglio comunale. Insomma, malgrado la grande mobilitazione e l’interesse scatenato dalla sentenza del Tar e dall’annuncio dell’asta, al momento l’ultimo intervento dell’amministrazione comunale sul futuro dell’area risale a inizio luglio con le parole dell’assessore all’Urbanistica Maria Elena Pellicciotta che annunciava l’intenzione di aprire la discussione «sulla grande distribuzione che merita, nel nostro contesto, la giusta attenzione ed anche un costruttivo dibattito».