Somma Lombardo, ecco Volandia: il parco museo con le ali

A due passi dall’Aeroporto di Malpensa tutto ciò che avreste voluto sapere (e provare) sul sogno di Icaro

Il museo di Volandia, a Somma Lombardo

Il museo di Volandia, a Somma Lombardo

Somma Lombardo (Varese), 11 agosto 2016 - L’uomo sogna di volare, cantavano nel 2005 i Negrita. Ma a Volandia, il parco e museo del volo di Somma Lombardo, pare proprio che il sogno possa tramutarsi in realtà. Dal recupero delle storiche Officine Aeronautiche Caproni fondate nel 1910 a Malpensa è nato infatti un vero e proprio museo dedicato al volo: oltre 60.000 metri quadri di pura archeologia industriale a dieci minuti a piedi dal Terminal 1 e dalla stazione del Malpensa Express, un tuffo nella storia dell’aeronautica e dello spazio per una gita indimenticabile che inizia già dal viaggio e dal passaggio in aeroporto. 

Sono ben 11 le aree del museo, che spazia dai voli pionieristici in mongolfiera fino al Convertiplano, perfetta fusione tra volo orizzontale e verticale, per arrivare fino alla new entry di luglio: il Dc-9 sul quale hanno volato il presidente della Repubblica Sandro Pertini e Papa Wojtyla: Alitalia ha infatti deciso di donare al museo il velivolo con il quale l’allora presidente della Repubblica riportò a casa la Nazionale di calcio Campione del mondo 1982, giocando la celebre partita a scopone con il commissario tecnico Enzo Bearzot, il capitano Dino Zoff e Franco Causio. Si inizia con “Il sogno del volo”, un’ala fissa di esposizione cronologica e tematica dai primi velivoli a elica fino ai moderni aerei con motore a reazione: chiunque potrà vedere le grandi traversate della storia, dal volo in mongolfiera alle grandi imprese con il Bleriot XI e il Gabardini Idrovolante, fino al Douglas DC-3 Dakota, l’aereo che ha fatto la storia del trasporto passeggeri. 

Per gli amanti dei viaggi intergalattici, invece, ecco il padiglione Spazio-Planetario: un’area per camminare tra pianeti e satelliti, esplorare la volta celeste con il planetario e rivivere tutte le missioni spaziali umane, i grandi astronauti, le loro tute e la capsula Apollo a grandezza naturale. Il padiglione Spazio-Planetario è gestito dalla Fondazione Osservatorio Astronomico di Tradate, FOAM13 e realizzato con la collaborazione dell’Agenzia Spaziale Italiana, dell’European Space Agency e Finmeccanica. “Le forme del volo”, invece, è la presentazione generale delle varie sfaccettature di questa attività (volo a vela, ala fissa, ala rotante) attraverso i velivoli di eccellenza dell’industria aeronautica lombarda: tra loro c’è anche la ricostruzione del primo volo sulla brughiera di Malpensa con il biplano Caproni Ca.1 (unico esemplare al mondo). Era il 27 maggio del 1910, quando si realizzò il sogno di Gianni Caproni. E proprio a quest’ultimo è dedicata l’Officina Caproni, ricostruzione dell’officina dove venivano costruiti i velivoli della famiglia: l’azienda fu la prima ditta aeronautica italiana del ’900.

Non mancano le aree giochi, una esterna e attrezzata con giochi per i più piccoli a tema volo, spazi verdi con tavoli e panche per un rilassante picnic con vista su Malpensa, e una interna, con giochi per le diverse fasce di età, oltre a una zona attrezzata per le feste di compleanno. “Pezzo forte” del museo è l’area simulatori, una zona dedicata alla simulazione del volo, con tanto di archivio storico, biblioteca, sala convegni e proiezioni. Chiude il giro la sala “Il futuro del volo”, dedicata alla storia di AgustaWestland e al Convertiplano -AW 609-, innovativo velivolo che unisce la flessibilità dell’elicottero con le prestazioni di un aereo