Motta Visconti, rom e sinti annunciano battaglia legale: «Quel post è un’istigazione all’odio razziale»

L’associazione Upre Roma con la Consulta Rom e Sinti di Milano ha deciso di avviare un’azione legale contro Massimilla Conti (nella foto), “per istigazione all’odio razziale e apologia di reato” Mas.Sag.

La consigliere comunale Massimilla Conti (Studiosally)

La consigliere comunale Massimilla Conti (Studiosally)

Motta Visconti (Milano), 4 novembre 2014 - Rom e sinti annunciano azione legale contro Massimilla Conti la consigliera comunale di “Liberamente Motta” per le sue frasi scioccanti su Fb ritenute istigazione all’odio razziale. Quel commento al post di un amico che si lamentava per i furti messo alcuni giorni fa dall’esponente del centrodestra di Motta continua a alimentare polemiche e a dividere l’opinione pubblica. Ieri l’associazione Upre Roma con la Consulta Rom e Sinti di Milano ha deciso di avviare un’azione legale contro Massimilla Conti (nella foto), “per istigazione all’odio razziale e apologia di reato”. Quel termine “bastardi” inserito nel suo post è stato interpretato dai legali della consulta come riferimento ai rom accusati di alcuni furti nella zona.

«Di fronte a tali affermazioni espresse da un rappresentante delle istituzioni elettive del nostro Paese - spiegano nel comunicato dall’associazione Upre Roma - procederemo a percorrere tutte le vie legali atte a tutelare la dignità delle comunità rom e sinte e a condannare la Conti per le sue affermazioni, ci aspettiamo che il consiglio comunale della sua città ne chieda immediatamente le dimissioni». Ma nonostante il polverone sollevato dal commento sul social network il sindaco di Motta Visconti, Primo Paolo De Giuli, ha ribadito che Massimilla Conti resterà al suo posto e che non si terrà alcun consiglio comunale aperto sulla vicenda come richiesto dal consigliere comunale Leonardo Morici (Pd). Proprio Morici aveva segnalato il commento di Massimilla Conti divenuto oggetto di un’interrogazione parlamentare del deputato Peluffo (Pd) finita sulla scrivania di Angelino Alfano. Ma se rom e sinti annunciano azioni giudiziarie, sono molti i messaggi di solidarietà che invece arrivano all’autrice del commento choc che hanno invaso il suo profilo Fb.