Corsico, ci vuole Libera per portare tutti (ma proprio tutti) in piazza contro le mafie

Dopo il Caso stocco, la prima iniziativa senza defezioni politiche

La piazza gremita di folla

La piazza gremita di folla

Corsico (Milano), 27 ottobre 2016 - Nessuna fiaccola, nessun faro. Ma non mancava la luce: a illuminare la piazza della Fontana dell’incontro erano centinaia di flash, telefoni e camere, tutte puntate verso un palco improvvisato, un microfono e un leggio per gli ospiti che hanno deciso di prendere parte al presidio organizzato dall’associazione Libera. Un appuntamento per dare sostegno a cittadini e consiglieri minacciati e insultati quando hanno portato in aula del Consiglio comunale il Caso stocco. Piazza piena, centinaia le persone presenti, tante le bandiere con Lea Garofalo, simbolo della lotta antimafia. Presente anche il sindaco Filippo Errante, che ha sfilato dietro al gonfalone del Comune. Presente silenziosamente: «Non ho avuto l’occasione di prendere la parola, mentre mi aspettavo un coinvolgimento. Volevo fare un intervento, coerentemente all’idea che ho di unione contro ogni criminalità», ha espresso dopo il primo cittadino.

A prendere la parola, invece, Maria Ferrucci (nella foto sotto), al fianco di Roberto Masiero. I due consiglieri hanno nuovamente ribadito la necessità di creare una commissione antimafia per vigilare un territorio «fortemente penetrato dalla ‘ndrangheta», ha ripetuto Ferrucci. Le stesse parole che le erano costate fischi e insulti in quel giovedì nero del consiglio comunale. Questa volta, solo applausi per l’ex sindaco. A parlare anche una cittadina che ha testimoniato il clima di quell’aula. Lei, come tanti altri, hanno appuntato alla giacca la rosa bianca simbolo della legalità. «Invece di creare barricate davanti ai bambini, facciamole insieme contro la ‘ndrangheta», ha espresso, riferendosi alle annose questioni sul pasto negato nelle mense scolastiche ai bambini morosi.

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Applauditissimo anche don Luigi Ciotti che ha parlato di «responsabilità di educare ed educare alla responsabilità. Non ringraziamoci tra di noi per essere qui, abbiamo solo fatto il nostro dovere. Chiunque si batta per la lotta alla mafia non resterà solo». Stesso pensiero espresso da Nando dalla Chiesa (nella foto sotto): «Inaccettabile lo spettacolo a cui si è assistito in sede istituzionale. Necessario fare rete affinché territori di Corsico, ma anche Cesano, Buccinasco e Trezzano non siano più città legate ai clan dei bunker, bisogna liberare queste città e solo insieme possiamo farlo». Anche David Gentili, della Commissione antimafia milanese, ha acceso i riflettori sul Sud Milano e sottolineato che «non basta dire è stato un errore, è di questi errori che si nutre la criminalità organizzata».

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Grande partecipazione per la manifestazione di Libera, «segnale che vogliamo tutti la stessa cosa: liberarci da questo cancro che colpisce le nostre terre – ha concluso don Ciotti –. La legalità non è un ideale: deve essere un mezzo per la giustizia sociale».