Cerro al Lambro, i genitori non pagano il bus e i bambini restano a piedi

All’inizio della scuola i vigili hanno bloccato otto piccoli

Piano piano i genitori hanno saldato il debito

Piano piano i genitori hanno saldato il debito

Cerro al Lambro (Milano), 15 settembre 2017 - Bambini lasciati a piedi perché figli di morosi e perché il pulmino non è abbastanza capiente: a Cerro si scatena un caso. Anche se ora la situazione è tornata alla normalità, non si sono ancora spente le polemiche per quanto accaduto nei giorni scorsi nella frazione di Riozzo, dove ad alcuni ragazzini delle medie è stato vietato l’uso dello scuolabus comunale. Il casus belli è scoppiato martedì, quando la polizia locale ha interdetto il mezzo ad alcuni alunni (otto in totale), i cui genitori non erano in regola col versamento delle quote per il servizio

. Una prima ricostruzione dei fatti - sulla quale sono in corso delle verifiche - gli studenti, inizialmente saliti a bordo, sarebbero stati fatti scendere dopo alcune fermate. I ragazzini avrebbero dunque raggiunto la scuola a piedi. Anche mercoledì un paio di alunni sarebbero stati lasciati a terra, questa volta per problemi di capienza dell’autobus. Com’è immaginabile, la situazione ha scatenato una pioggia di commenti e prese di posizione, fra i genitori e sui social. Adesso l’allerta è rientrata, in virtù del fatto che le situazioni d’insolvenza sono state sanate e che è stato messo a disposizione degli studenti un pulmino aggiuntivo.

«Se ci sono state delle forzature, ce ne scusiamo. Cercheremo di appurare se ci sono delle responsabilità in capo a chi ha gestito la vicenda. Resta il fatto che i servizi scolastici vanno pagati – è il parere del sindaco Marco Sassi -. I genitori erano stati ampiamente informati che l’iscrizione a scuola e l’utilizzo dei servizi sarebbero stati ratificati solo in presenza di procedure regolari».  L’Amministrazione sostiene che alcune famiglie abbiano consegnato in ritardo i moduli per l’iscrizione dei figli a scuola. Così, gli utenti del servizio sono risultati essere 60, quando il Comune aveva già previsto il transito di un mezzo da 54 posti. «Per fortuna il gestore ci è venuto incontro con la messa a disposizione di un altro bus, da otto posti», chiosa il sindaco. «Giusto esigere i pagamenti, ma le modalità della vicenda restano discutibili», commenta Paolo Vicardi, capogruppo di Solidarietà Civica Indipendente. «Il servizio dello scuolabus è partito con qualche criticità», conferma la preside Giordana Mercuriali.