
Il sindaco di Corsico Filippo Errante
Corsico (Milano), 11 gennaio 2015 - Il giorno della verità. Oggi diventerà effettivo il provvedimento dell’amministrazione comunale che ha deciso di sospendere l’erogazione del pranzo ai bambini le cui famiglie risultano morose nei pagamenti delle rette scolastiche. Niente più pasto d’emergenza come nei giorni scorsi: le uniche alternative saranno portare il pranzo al sacco oppure, con la collaborazione dei genitori, mangiare a casa. «Non farò nessun passo indietro» spiega Filippo Errante, il primo cittadino che, dopo la linea dura adottata negli ultimi giorni, ha visto il numero di morosi passare da circa 500 a 155.
«Da parte dell’amministrazione c’è la massima disponibilità per le famiglie che hanno bisogno e si trovano in situazione di disagio sociale – spiega – ma fermezza assoluta contro i furbi». Per loro, ovvero per quei genitori che nonostante le sollecitazioni decideranno di non pagare, la battaglia proseguirà con altri metodi di recupero crediti. Mentre per le famiglie in difficoltà è stato aperto anche un conto corrente «Pro-mensa – I bambini non si toccano»: il primo versamento sarà effettuato dagli amministratori comunali ma tutti potranno contribuire attivamente.
«La legge sulla privacy non permette di fare i nomi dei genitori morosi – spiega il sindaco – mi piacerebbe però poter citare i benefattori, quelle persone che non solo con le parole aiutano i loro concittadini ma lo fanno mettendo concretamente mano al portafoglio». Intanto, nelle scuole del territorio è ancora emergenze. Le liste dei bambini esclusi dal servizio mensa si sono notevolmente assottigliate ma, da oggi, i refettori separati entreranno definitivamente in funzione.
«Viviamo una situazione di emergenza – ha detto il dirigente della scuola Galilei Manfredo Tortoreto – che terminerà solo quando anche l’ultimo bambino tornerà a usufruire del servizio. Oggi invierò a tutti i genitori una comunicazione avvisando che da mercoledì non si potrà più uscire dalla scuola per il pranzo».
Intanto, per far fronte alla giornata di oggi, molte insegnanti si stanno organizzando e per non far sentire i bambini emarginati: in una classe hanno optato di rinunciare tutti al servizio mensa e mangiare un pranzo al sacco. Intanto, la proposta del conto corrente gestito in collaborazioni con le scuole oggi potrebbe diventare argomento di discussione tra i dirigenti scolastici. L’iniziativa del primo cittadino, però, è stata rilanciata con la proposta del baratto amministrativo: sanare il debito delle rette sclastiche accumulate dai genitori in difficoltà con lavori utili (come ad esempio tinteggiatura o manutenzioni) alla comunità scolastica.
di FRANCESCA SANTOLINI