Nitro porta "Suicidol" in concerto a Milano. L'intervista al rapper

Machete Crew al completo, Fabri Fibra e Rocco Hunt: grandi ospiti per l'ultima tappa del tour. Il rapper: "Sarà una grande festa" di FRANCESCA NERA

Il rapper Nitro

Il rapper Nitro

Milano, 15 gennaio 2015 - Da promessa a certezza. Il “rapper mezzo metallaro” che tanto faceva il nerd nel 2012 (era l’anno di “We Takin' it Back” e del “Machete Mixtape vol.II”) conferma la sua indole lucidamente tetra con “Suicidol”. E’ questo il titolo dell’ultimo progetto di Nitro: un condensato di malumori ai limiti del delirio in cui il giovane artista ha avuto l’ardire di mettere a nudo tutto se stesso - frustrazioni comprese -. Nonostante le tinte fosche, ognuna delle quindici tracce sembra definire un quadro tutt’altro che deprimente. La visione disincantata attraverso cui Nitro riesce a filtrare temi come l’odio e la morte sortisce un che di liberatorio. E’ il personalissimo viaggio di “chi convive con un mostro a suon di rime e inchiostro” ma sa anche come tenerlo a bada.

Il rapper Nitro

Grazie a testi unicamente pungenti e al timbro graffiato, il rapper vicentino è riuscito a destare uno dei generi musicali più conservatori, fino a diventare una delle sue voci più insistenti. Al grido di “non è bello ciò che è bello quindi è meglio se non piaci” Nitro è riuscito però a collezionare un sold out dietro l’altro (memorabili le date di Roma e Vicenza) e i primi quattro singoli estratti da “Suicidol” hanno già raggiunto 7 milioni di visualizzazioni su YouTube.

Un successo che stasera (venerdì 15 gennaio) farà tappa ai Magazzini Generali di Milano per la data conclusiva del “Suicidol Tour”. Oltre ai suoi due alter ego Wilson e Phil De Payne, Nitro sarà affiancato sul palco dal fedelissimo Dj Ms e dalla scuderia Machete al completo (Salmo, En?gma, Hell Raton, Dj Slait e Jack The Smoker). Non mancheranno ospiti d’eccezione come Rasty Kilo, Rocco Hunt, Fabri Fibra, la speciale esibizione iniziale di Kill Mauri e il dj set finale di Slait e dj 2P.

Da qualche anno sei di stanza a Milano. Come ti trovi? “Bene. Tratto questa città come fosse il mio ufficio. Un ufficio pieno di smog. Per fortuna non mi trovo così bene come nella mia Vicenza altrimenti non riuscirei a scrivere, quindi a lavorare”.

In “Suicidol” le collaborazioni sono pochissime mentre stasera sarai sul palco con molti colleghi. Come mai? “Per il disco ho scelto volutamente di selezionare al massimo le collaborazioni. Volevo intraprendere un mio percorso solista anche perché negli anni ho partecipato a moltissimi progetti all’interno dei dischi di altri artisti. Il concerto di Milano sarà invece una grande festa e penso sia giusto condividerla con amici e colleghi”.

Il nuovo album di Nitro, "Suicidol"

Nella traccia “The Same Old Story” sveli un segreto interessante: “Noi artisti siamo un branco d’insicuri”. E’ davvero così? “Sì lo è. Io parlo per me ma da quello che ho notato finora l’insicurezza è un tratto piuttosto costante nella vita di un artista. Al tempo stesso penso sia un elemento indispensabile perché spinge a migliorarsi continuamente”.

In “Rivivere” invece affermi che “Non sempre un cantante resta un grande uomo…”. Ti senti meglio come cantante o come uomo? “Come cantante. Penso sia proprio questo il lato migliore di me. Perlomeno è questa la parte che voglio condividere con tutti”.

Come mai la copertina del tuo album sembra quasi “sfregiata” da una serie d’insulti? “In realtà si tratta di un elenco delle mie paranoie. Vederle scritte aiuta a esorcizzarle. Ma è un concetto molto ambiguo nel contesto di una copertina che ha come sfondo la stanza di un manicomio: non è chiaro se quelle scritte siano state incise sul muro da me o da altri. Resta il dubbio. Esattamente come quando crediamo di essere quello che gli altri pensano di noi”.

Il rapper Nitro

La critica che proprio non sopporti? “Generalmente accetto tutto ma quello che proprio non tollero è quando mi si dice che non ho un background e che non ho fatto la gavetta. Nonostante io abbia solo 23 anni sono sul palco da quando ne avevo 13. Non sono solamente ‘quello che ha fatto Mtv Spit’. Per questa musica ho speso moltissimo tempo e soldi. Ho sacrificato persino alcuni rapporti”.

E il complimento migliore che hai ricevuto? “Ne ricevo tanti di bellissimi. Ma visto che sono una persona semplice quello che più apprezzo è sentirmi dire che la mia musica ‘ti aiuta’”.

Appuntamento stasera (venerdì 15 gennaio) ai Magazzini Generali di via Pietrasanta, Milano, alle 20.30.

francesca.nera@ilgiorno.net