Milano: omaggio a Romano Scarpa, il più grande artista Disney italiano

L'esposizione apre il 16 gennaio al Wow Spazio Fumetto e resta visitabile fino al 13 marzo

Autoritratto di Romano Scarpa e i suoi personaggi Disney

Autoritratto di Romano Scarpa e i suoi personaggi Disney

Milano, 9 gennaio 2016 - Il mondo Disney fa tappa al Wow Spazio Fumetto – Museo del Fumetto di  Milano (Viale Campania 12) dal 16 gennaio al 13 marzo 2016 con un omaggio alla figura di Romano Scarpa, il più grande  artista Disney italiano, apprezzatissimo autore di indimenticate storie di Topolino e  Paperino, con una mostra davvero unica che, grazie alla collezione di Marco Castelletta e all'archivio della Fondazione Franco Fossati, porta per la prima volta al  pubblico più di 150 tavole originali oltre a schizzi, bozzetti, illustrazioni,  sceneggiature e altro materiale raro e inedito. Un'occasione unica per rivivere le  storie che sulle pagine di Topolino hanno fatto sognare migliaia di bambini (e non),  dando vita a personaggi amatissimi come Brigitta MacBridge e Trudy. Grazie alla  grande quantità e qualità del materiale esposto, la mostra consente anche di  compiere un affascinante viaggio all’interno del lavoro che precede la pubblicazione  di un fumetto, dalla sceneggiatura al disegno: Romano Scarpa, infatti, oltre che  grande disegnatore, fu anche un instancabile sceneggiatore. La mostra è realizzata  in collaborazione con il settimanale Topolino.

 

LA MOSTRA 'Dall'unghia di Kalì all'ultimo Balabù' -  L’arte di Romano Scarpa, il più grande disegnatore Disney italiano, che già nel titolo celebra due tra le sue storie più amate,  espone la straordinaria produzione di questo artista poliedrico che ha saputo lasciare un  segno indelebile nella produzione Disney italiana e internazionale. Grazie alla preziosa  collaborazione di Marco Castelletta, il maggior collezionista italiano di opere di Romano  Scarpa, sarà possibile ammirare il suo lavoro non solo grazie alle oltre 150 tavole  originali tratte dalle sue storie più amate, ma anche preziosi “dietro le quinte”. Saranno esposte pagine tratte dalle sceneggiature originali, illustrazioni e copertine,  ancora impresse nella mente di tantissimi lettori anche a decenni di distanza. Inoltre verranno indagate, approfondite e svelate le ispirazioni più diverse che hanno stimolato la  fantasia di Scarpa: grande appassionato di cinema, il grande artista veneziano seppe  infatti trasporre nel mondo Disney le atmosfere del grande schermo, guardando alla  produzione di ammiratissimi registi come Frank Capra e Alfred Hitchcock. Attraverso  riproduzioni a colori e ingrandimenti scenografici sarà anche possibile rivivere le  storie più belle di Scarpa alla scoperta delle sue trovate più inusitate e geniali.  Ai visitatori che vogliono leggere per intero le storie di cui vengono esposte le tavole viene  messa a disposizione una piccola fumettoteca con albi completi da consultare. Infine,  grazie a un'installazione multimediale realizzata da GlobalMedia, con un semplice click  sarà possibile scoprire i segreti e la storia di 25 tra grandi personaggi e degli oggetti creati  da Scarpa.

 

ROMANO SCARPA - Fin da bambino Romano Scarpa (Venezia, 1927 – Malaga, 2005) è affascinato dal mondo  del fumetto e dell'animazione. Avido lettore di Topolino, tanto da inviare alla redazione del  giornale un disegno della sua Venezia poi pubblicato, si appassiona in particolare alle  meravigliose storie di Mickey Mouse disegnate dal grande Floyd Gottfredson. Intrapresi gli  studi al liceo artistico, costretto ad abbandonarli a causa della guerra, inizia a studiare  tecniche dell'animazione da autodidatta, armato solo di tanta voglia di sperimentare e di  una piccola cinepresa Pathé.  Dopo aver prodotto il film d’animazione “... E poi venne il diluvio” (1946), mette in piedi un  piccolo studio d'animazione con cui, nel 1953, confeziona il cortometraggio animato “La  piccola fiammiferaia”, distribuito nei cinema di tutt'Italia. I primi anni Cinquanta sono per  Scarpa un periodo magico, perché inizia la sua collaborazione con Topolino sorprendendo  l'allora direttore Mario Gentilini. Ma Gentilini lo vuole mettere alla prova  seriamente proponendogli di cimentarsi con un autentico classico disneyano come  “Biancaneve e i Sette Nani”. E’ così che Scarpa inizia la sua carriera, proprio con una  storia ispirata a Biancaneve, “Biancaneve e Verde Fiamma”, disegnata su testi di Guido  Martina.

Anche se il sodalizio con lo scrittore piemontese può dirsi praticamente  obbligatorio, dato che all'epoca Martina firma tutte le storie italiane, Scarpa non  abbandona il proposito di cimentarsi come autore completo, tanto che nel 1956 riesce a  produrre la sua prima storia come sceneggiatore e disegnatore: “Paperino e i gamberi in  salmì”, nella quale compare per la prima volta Gedeone, fratello di Zio Paperone. Pochi  mesi dopo vede la luce la sua prima avventura con Topolino protagonista in qualità di  autore completo: “Topolino e il mistero di Tapioco Sesto”. Nelle mani di  Scarpa i personaggi diventavano veri, umani, pieni di sfaccettature e contraddizioni, in  storie di ampio respiro, ricche di spunti affascinanti, di trovate geniali, di trame complesse  degne di un film di Hitchcock. Pur trovandosi  alle prese con un universo già ricchissimo di personaggi, Scarpa seppe trovare spiragli in  cui esercitare la sua straordinaria capacità inventiva: se Topolino aveva una fidanzata,  perché Gambadilegno doveva essere da solo? E come mai nessuna vuole impalmare il  papero più ricco del mondo Paperon de' Paperoni?IDisegna moltissime storie reinventando soggetti provenienti direttamente dallo  Studio Disney americano, contribuendo a rendere l'Italia uno dei maggiori produttori al  mondo di storie Disney. Negli anni Settanta inventa personaggi come Plottigat, geniale  inventore malvagio cugino di Gambadilegno, e il rampollo di Gancio il Dritto Bruto detto  Gancetto, spalla di Topolino in innumerevoli avventure. Tra gli anni Ottanta e Novanta  produce le “Paperolimpiadi”, una delle saghe più lunghe mai pubblicate su Topolino, in  occasione dei Giochi Olimpici di Seoul del 1988. Dal 1990, poi, riprende ancora una volta il  suo amatissimo Topolino, con alcune storie pubblicate sul settimanale in un insolito  formato a due strisce sovrapposte, che si sviluppavano su due pagine affiancate.  Negli ultimi anni continua a collaborare soprattutto con i  mercati Disney esteri, fino alla scomparsa avvenuta nel 2005. Le sue storie sono ancora  ristampate e lette dalle nuove leve e non è un caso che Scarpa sia stato il primo artista  italiano a cui è stata dedicata una ristampa integrale delle sue produzioni, una vera opera  omnia di vaste dimensioni.