Bimbo Down via dal centro estivo, la nonna: "Discriminato a sei anni"

Gli animatori si difendono: "Ha provato a scappare e si è dimostrato aggressivo con gli altri bambini" di Eleonora Magro

Bambini al centro estivo (foto d'archivio)

Bambini al centro estivo (foto d'archivio)

Bormio, 19 luglio 2014 - Un bambino con la sindrome di Down è stato escluso da un mini club estivo di Bormio. L’episodio è stato denunciato dalla nonna del bambino, che ha raccontato quanto accaduto: "Avevo preso accordi con gli animatori per affidar loro, a pagamento durante i pomeriggi di queste settimane, i miei due nipotini, il più grande dei quali, 6 anni, con sindrome di Down. Martedì i bambini hanno iniziato a frequentare il centro".

Ma "il giorno seguente, poco prima dell’inizio delle attività, sono stata chiamata al telefono da un’animatrice alquanto imbarazzata e che a livello personale mi ha dimostrato anche molta solidarietà e disponibilità, la quale mi ha dovuto comunicare che, per disposizioni della responsabile, mio nipote con sindrome di Down non poteva più frequentare il centro", spiega la nonna. La donna ha chiesto chiarimento: "Naturalmente mi sono premurata di capire se per caso ci fossero stati episodi che in qualche modo spiegassero questa posizione, ma nulla è emerso. Preciso che il bambino frequenta regolarmente la scuola materna, e in precedenza ha frequentato il nido: è perciò più che abituato alla vita di relazione e non si è mai reso protagonista, che io sappia, di episodi di violenza o che in qualche misura possano aver provocato rischi ad altri bambini". La nonna sottolinea che ora il bambino frequenta un altro baby club al Pentagono, senza problemi: "Come nonna, ma anche come cittadina, sono indignata e ferita nel vedere il mio nipotino allontanato ed emarginato".

Dal gruppo di Bormio, interpellato sul caso, hanno subito risposto che "non c’è stata chiusura, siamo un’associazione di volontari animatori e facciamo diverse attività sul territorio, dall’equitazione, al minigolf alle escursioni in quota e quando ci è stato portato il bambino il primo pomeriggio di prova abbiamo avuto delle difficoltà. È scappato dal centro e ha avuto atteggiamenti aggressivi nei confronti di altri bambini — spiegano —. Non vogliamo assolutamente discriminare nessuno, anche perché il mini club è frequentato da altri bambini con differenti disabilità". E aggiungono: "Non ci sentiamo adeguati a livello professionale, siamo animatori e non educatori, per seguire adeguatamente il bambino, sia per un discorso di responsabilità che a livello di numero". Spiegano dal gruppo. "Siamo dieci animatori con 50 bambini da seguire e siamo presenti a Bormio da dieci anni, ai familiari è stata data anche la possibilità di partecipare direttamente e quindi seguire il bambino al mini club e prima di prendere la decisione abbiamo valutato attentamente la questione. Pur essendo dispiaciuti ci siamo sentiti insultare dalla signora".