Cinisello, accoltella tre passanti a caso e ne uccide uno. Frigatti era in preda ad un raptus mistico

Non era in grado di intendere e volere quando uccise il titolare di un autolavaggio e ferì altre due persone di Simona Ballatore

Accoltella tre persone: un morto e due feriti. Nel riquadro Davide Frigatti (Spf)

Accoltella tre persone: un morto e due feriti. Nel riquadro Davide Frigatti (Spf)

Cinisello Balsamo (Milano), 9 settembre 2014 - Il giorno della mattanza Davide Frigatti era incapace di intendere e di volere. Il giovane grafico di Cinisello Balsamo che il 17 giugno, in preda a un raptus mistico, uccise il titolare di un autolavaggio e ferì gravemente due persone prima di concludere la sua folle corsa, senza vestiti, al Parco Nord, è ancora socialmente pericoloso

La perizia psichiatrica, disposta dal giudice per le indagini preliminari di Monza Giovanni Gerosa e affidata al consulente tecnico del tribunale insieme ai consulenti di parte, è stata depositata. Si attende ora l’incidente probatorio, in agenda il 17 settembre, a tre mesi esatti di distanza da quel pomeriggio di sangue. Frigatti è ancora ricoverato all’ospedale psichiatrico giudiziario di Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova. Vizio di mente, pericolosità, ma il 34enne può stare in giudizio. Mercoledì prossimo potrebbe, almeno teoricamente, partecipare all’udienza. «La perizia fotografa la situazione di Davide. Ha dato un risultato che, dopo aver parlato con lui e averlo visto più volte, mi aspettavo — commenta l’avvocato difensore Simone Facchinetti —. La struttura più idonea è un ospedale psichiatrico che possa aiutarlo». Perché le sue condizioni dal momento del «cortocircuito» non sono migliorate. «È un po’ meno sedato ma ha sempre la fissazione della rinascita spirituale — continua il legale —, capisce di aver fatto qualcosa di male ma non riesce a contestualizzare, a ricordare». L’esito non ha colto di sorpresa gli avvocati delle parti offese. «Purtroppo ce lo aspettavamo o comunque, viste le circostanze e la dinamica, pensavamo in una seminfermità — commenta l’avvocato Patrizia Ghisoni che difende Dario Del Corso, il pensionato accoltellato per prima da Frigatti e oggi fuori pericolo — anche se i miei assistiti restano basiti dal fatto che una persona possa andare fuori di sé così, da un giorno all’altro: Frigatti non aveva precedenti psichiatrici. Non c’erano stati campanelli d’allarme se non alcuni giorni prima del delitto». Mentre si attende l’incidente probatorio, il benzianaio sestese, Francesco Saponara, resta ricoverato in gravi condizioni all’ospedale San Gerardo di Monza: lotta dal 17 giugno. 

di Simona Ballatore