A Sesto San Giovanni una mattina di nuoto per sole donne

Organizza il centro islamico nell'impianto della Polisportiva Geas, piscina aperta anche alle italiane di Laura Lana

Una donna islamica indossa un costume che rispetta i dettami del Corano

Una donna islamica indossa un costume che rispetta i dettami del Corano

Sesto San Giovanni, 14 ottobre 2014 - Una mattina di nuoto riservata alle donne senza uomini in piscina. A organizzare l’oasi al femminile è il centro islamico sestese. A ospitarla è la polisportiva Geas all’impianto Olimpia di via Marzabotto. Un salottino rosa a bordovasca, insomma. E rosa è anche il manifesto, che pubblicizza l’attività, che si terrà ogni lunedì dal 19 gennaio fino al 20 aprile.

«È il secondo anno che mettiamo in piedi questo corso. L’anno scorso abbiamo provato in maniera del tutto sperimentale. Eravamo in otto, dai 20 anni in su – racconta Sabrina Ddoulmadji -. Molte sanno già nuotare e vengono per fare le vasche in libertà, altre come me stanno a galla e infine ci sono quelle che devono imparare per motivi di salute. Al di là delle bracciate, stare in piscina rappresenta un’opportunità». Con l’accesso vietato agli uomini – istruttori compresi - si rispetta il Corano, ma non solo. Perché il nuoto tra donne diventa soprattutto un progetto di integrazione, nelle intenzioni del centro islamico. Musulmane tunisine, marocchine, iraniane, egiziane e anche italiane lasciano a casa eventuali burquini per tuffarsi in acqua, conoscersi, regalarsi un momento di relax una mattina a settimana.

Il costume da bagno usato, infatti, è quello delle immersioni subacquee con le maniche e lungo fino al ginocchio. Oltre, ovviamente, alla cuffia obbligatoria in tutte le piscine. «Il corso è aperto a tutte, non solo alle musulmane – spiega Sabrina -. Già l’anno scorso avevamo tra noi qualche italiana, che ci raggiungeva a mezzogiorno per il nuoto libero. Il gruppo è cresciuto in modo affiatato. È l’occasione per fare due chiacchiere, stare insieme, scherzare e ritagliarsi un momento lontano dal lavoro, dalla casa, dalla quotidianità». Buona la prima, per la replica che partirà a gennaio si prevedono iscrizioni numerose. «In tante ci hanno già contattato. Anche ragazze giovani, che si sono lamentate dell’orario mattutino: andando al liceo, non possono saltare la scuola – sorride l’organizzatrice -. Le nostre bambine più piccole in genere le portiamo con noi. Anche questo permette di creare un ambiente familiare, protetto e accogliente».

Nel cassetto, tante idee. «Ci piacerebbe organizzare una sorta di domenica rosa permanente, con tante iniziative diverse. Inoltre, da tempo abbiamo provato a creare un vero e proprio corso annuale con il Geas Nuoto, ma a oggi non ci siamo ancora riusciti. Non è detto che in futuro non si possa fare. Per ora siamo molto contente di avere questo spazio in piscina riservato a noi».