Centro islamico provvisorio, a Sesto i lavori sono partiti a gran ritmo

In settembre tensostruttura pronta, poi l'avvio dei cantieri per costruire la "moschea più grande del Nord Italia"

Lavori in corso in via Luini

Lavori in corso in via Luini

Sesto San Giovanni (Milano), 3 agosto 2015 - "Ringraziamo Dio l'Altissimo e voi per aver permesso l'inizio dei lavori per la costruzione della struttura provvisoria, che ospiterà le preghiere dei fedeli fino alla costruzione della grande moschea di Milano-Sesto". Così, i dirigenti del centro islamico aggiornano la comunità sul cantiere, che è stato aperto a metà luglio e che per l'inizio di settembre dovrà dare una nuova sede di preghiera. Provvisoria. Perché quello che sta nascendo al Restellone è un prefabbricato da installare nel terreno comunale, che non necessita di bonifica, dove sarebbero stati appoggiati i mezzi e la gru per realizzare i lavori sul resto dell'area per la maximoschea da 2.400 metri quadrati.

L'opera è a totale carico del centro musulmano: circa 100mila euro di spesa per una capacità di 200 persone. La tensostruttura, come da convenzione con l'amministrazione, potrà essere usata per un massimo di 30 mesi. Il periodo necessario, almeno secondo le stime di islamici e uffici, per il cantiere della struttura definitiva di via Luini: la "moschea più grande del Nord Italia", come l'hanno definita i membri della comunità, con tanto di sala lettura, ristorante, casa dell'Imam, scala a forma di minareto, cupola d'oro e giardini pensili.

L'operazione tensostruttura è articolata in tre fasi: ci sarà entro settembre la posa del prefabbricato, in parallelo inizierà la realizzazione delle opere stabilite dalla convenzione del dicembre 2013 per la grande moschea e infine la rimozione per consentire l'insediamento dell'immobile definitivo. Ci sarà, quindi, un periodo di coesistenza tra il luogo di preghiera a tempo determinato e il cantiere per la moschea.