Cusano Milanino, ragazza trovata morta davanti al cimitero: è omicidio

La giovane, una ragazza dell'89, è stata strangolata con un elastico da portapacchi e lasciata sul sedile posteriore della vettura di ROSARIO PALAZZOLO

Cusano Milanino, l'omicidio della giovane Liliana Mimou

Cusano Milanino, l'omicidio della giovane Liliana Mimou

Milano, 10 aprile 2016 - L'hanno trovata di prima mattina, riversa sul sedile posteriore di un'auto parcheggiata davanti al cimitero. E' stata strangolata la donna poco più che ventenne scoperta questa mattina a Cusano Milanino. Secondo le prime indiscrezioni si tratterebbe di una  giovane, dell'89, Liliana Mimou, residente a Limbiate, italiana, come il padre di origini mediorientali mentre la mamma è sudamericana. In via Pedretti sono intervenuti i carabinieri di Cusano Milanino e della  Compagnia di Sesto San Giovanni che stanno eseguendo i rilievi con la squadra scientifica sull'auto  (una Renalult nera) e nella zona del ritrovamento per tentare di stabilire le cause della morte. 

In un primo momento si era parlato di un malore, anche se è parso subito poco credibile che una donna  così giovane potesse trovarsi a dormire in auto davanti al cimitero. Poi ha sempre più preso consistenza l'ipotesi di un omicidio, magari per motivi passionali. Si sta verificando se sul suo corpo ci siano tracce che possano condurre al suo assassino. Il corpo della giovane romena era sul sedile posteriore dell'auto, la testa rovesciata sopra un seggiolino per bambini, su cui trasportavai figli dei fratelli e anche qualche precedente penale. per ucciderla è statoa usta una corda-elastico per il portapacchi delle auto.Gli inquirenti stanno sentendo il fidanzato della donna e i militari, come ha detto il colonnello Canio Giuseppe La Gala, comandante provinciale dell'Arma, "stanno eseguendo varie perquisizioni". Quel parcheggio, di notte è particolarmente isolato, nonostante le prime case si trovino a poche decine di metri. Dunque diventa spesso rifugio per coppie di innamorati, o per piccoli delinquenti e vandali.

di ROSARIO PALAZZOLO