Vendite in calo, Carrefour licenzia. Ma i sindacati annunciano battaglia

Sono 44 i posti a rischio nel Milanese, 18 nel punto vendita di Paderno. La Cisl: "È inaccettabile"

Una manifestazione delle lavoratrici del Carrefour

Una manifestazione delle lavoratrici del Carrefour

Paderno Dugnano (Milano), 8 febbraio 2017 - Sindacati sul piede di guerra nel milanese dopo l’annuncio, da parte di Carrefour, di un nuovo piano di taglio degli organici e chiusura di punti vendita in tutta Italia. Nell’hinterland di Milano sono ben 44 i dipendenti a rischio licenziamento: la situazione più pesante riguarda Paderno Dugnano, con 18 lavoratori "in esubero", seguito da Assago e San Giuliano Milanese con 13 ciascuno. In tutta la Lombardia i posti a rischio sono 92, mentre complessivamente in Italia la riduzione riguarda circa 500 persone.

"Sono le ennesime vittime di una crisi che sembra non avere mai fine", dice Stefano Galli, segretario della Fisascat Cisl per la provincia di Milano. "L’azienda sostiene che le vendite sono in calo e i tagli sono inevitabili. Noi invece diciamo che non si può continuare a mettere a repentaglio il presente e il futuro di tante persone e di tante famiglie". Circa il 60% dei dipendenti degli ipermercati sono donne, metà delle quali assunte part-time. Carrefour in estate aveva avviato una sperimentazione sull’allungamento dell’orario di lavoro, decidento l’apertura dei suoi iper fino a mezzanotte: "Evidentemente - sottolinea Galli - non è servita, visto che ora parlano di ‘volumi di vendita in discesa’". Quello che è in crisi però sembra essere il modello ipermercato in generale. La "ristrutturazione" infatti investe tutti i grandi punti vendita della provincia tranne Carugate. "L’unico - spiega Galli - che ha ridotto la superficie commerciale e puntato tutto sull’innovazione".

Altro segmento che, per ora, sembra essere risparmiato dalla crisi sono i supermercati cittadini. Ed è su quelli che il sindacato punta per "dare un’alternativa ai lavoratori a rischio. Chiediamo a Carrefour di ripensare i licenziamenti e invece studiare un piano di assorbimento degli esuberi nei supermercati cittadini". All’inizio di settimana prossima ci sarà un incontro tra i rappresentanti dei lavoratori e quelli dell’azienda. Con un punto fermo da parte sindacale: "È inaccettabile che a pagare siano sempre i lavoratori".